Prima di iniziare una qualsiasi dieta, bisogna considerare le esigenze del proprio organismo. Ogni dieta ha lo scopo di raggiungere e mantenere il peso corporeo desiderabile. Il fallimento o il successo di una dieta è dovuto a due fattori:
-il bilancio energetico (alimentazione e attività fisica)
-la forma mentale con la quale si affronta la dietaLa dieta deve essere personalizzata quanto più possibile. Deve rispettare il palato del paziente e anche le esigenze dell’organismo. E’ per questo che i nutrizionisti prima di prescrivere una dieta potrebbero aver bisogno delle vostre analisi del sangue, oltre che prendere tutte le misurazioni antropometriche.
Dalle misurazioni antropometriche più comuni (peso e altezza), il dato che si ricava è quello dell’Indice di Massa corporea. Questo è calcolato con una semplice formula metamatica:
Peso (espresso in kg) / altezza x altezza (espressa in metri)
In altre parole, io peso 63 kg e sono alta 1,70 m. 63 kg diviso 1,70 x 1,70 = 63 diviso 2,9 = 21,8 kg/m2
Si parla di grave sottopeso quando l’Indice di Massa Corporea è inferiore ai 16 kg/m2
Si parla di sottopeso quando l’Indice di Massa Corporea è tra 16 e 18,4
Si parla di normopeso quando l’IMC è tra 18,5 e 24.9
Si parla di sovrappeso quando il valore è tra i 25 e 29.9
Si parla di obesità di I grado con un IMC tra 30 e 34,9
Si parla di obesità di II grado con IMC tra 35 e 39,9
Si parla di obesità di III grado quando l’IMC supera i 40 kg/m2
L’Indice di Massa Corporea ci dice solo se un paziente è normopeso, sottopeso, sovrappeso o obeso, ma non ci dice nulla sulla distribuzione dell’adiposità quindi è un dato indicativo da valutare insieme ad altri parametri. E’ per questo che consultare un nutrizionista è una mossa vincente.
In caso di Indice di Massa corporea superiore ai 25 kg/m2 vi rimandiamo a questo articolo, altrimenti leggete ciò che segue.
Ciò che vi serve è semplicemente abbandonare la vita sedentaria per abbracciare uno stile di vita più dinamico. Per voi valgono le stesse regole esposte nell’articolo “Come dimagrire mangiando”.
Il Diario alimentare
Prima di iniziare una qualsiasi dieta, è consigliabile consultare un nutrizionista. Un approccio molto diffuso è l’utilizzo di un diario alimentare. Senza cambiare la vostra vita alimentare, segnate su un diario tutto ciò che ingerite, non importa segnare le calorie ma solo l’alimento ingerito e, quando possibile, le quantità. Fate un lavoro di monitoraggio per una settimana al termine della quale, rileggete il vostro diario alimentare con occhio critico e individuate quali alimenti avreste postuto evitare o sostituire con alimenti più salubri, con un minor tenore calorico ma che comunque vi piacciono!
In base alle vostre osservazioni, rivedete la vostra spesa alimentare. Scegliete prodotti genuini a basso tenore calorico ma in grado di soddisfare il palato. Un’insalata sembra triste ma non lo è affatto se si aggiungono pomodorini, rucola e straccetti di pollo!
Un errore molto comune è quello di “saltare i pasti” o similmente, non sedersi a tavola. Sembra una banalità ma il rituale del pranzo è importante: sedetevi a tavola e consumate il vostro cibo come si deve. Non mangiate mentre state svolgendo altre attività.
Sono moltissimi i fattori che intervengono nella regolazione del peso corporeo. Chi vuole approfondire l’argomento in termini più tecnci può consultare un vecchio documento da me redatto, disponibile qui.