È successo nelle campagne di Ercolano, nel Napoletano. A trovarlo sono stati i carabinieri locali che sono intervenuti in via della Barcaiola. Due cittadini del posto impegnati nel volontariato, hanno trovato il cane di cui si prendevano loro cura, morto in un terreno incolto.
Sono intervenuti anche i medici della Asl veterinaria Napoli 3 Sud di Portici per prelevarlo ed eseguire l’ autopsia. Si stanno effettuando le indagini da parte dei Carabinieri per cercare di ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.
Cane randagio ucciso a colpi d’arma da fuoco: il corpo è stato trovato in un terreno incolto
Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha dichiarato: “Un gesto inqualificabile, senza alcun senso e di una violenza inaudita. Chi ha commesso un simile atto deve solo vergognarsi“. Poi ha lanciato un appello: “Il mio appello è rivolto alle associazioni territoriali, ai volontari, a quanti si lasciano amare e sorprendere dai nostri amici a quattro zampe: abbiatene sempre cura e grazie per quanto fate ogni giorno. Adottateli se ne avete la possibilità. Invito i cittadini tutti, a segnalare sempre alle forze dell’ordine, l’avvistamento di cani randagi o abbandonati'”.
Cane ucciso a colpi d’arma da fuoco in provincia di Napoli: trovato in un terreno incolto, indagini dei Carabinieri
In queste ore si sta cercando di risalire al responsabile del folle gesto, il cane randagio è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Ricordiamo che il codice penale italiano parla chiaro: ci sono molti articoli dedicati al maltrattamento di animali che molti sembrano ignorarli.
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Purtroppo viviamo ancora in una società in cui si pensa che il maltrattamento di un animale sia un evento della vita, invece ognuno di noi è chiamato a denunciare ogni forma di maltrattamento. La legge è chiara: qualsiasi gesto che può causare sofferenza ad un animale è reato.
Maltrattamento di un animale: gli articoli del codice penale
La legge 189 del 2004 ha modificato il CODICE PENALE in questo modo:
In caso di uccisione di animale: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.
Art. 544-bis. – Codice Penale.
In caso di maltrattamento di animali: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
Art. 544-ter. – Codice Penale.