Una progressiva riduzione dei costi in ogni segmento della filiera del fotovoltaico: è quanto scritto dagli analisti del SEMI nel quinto rapporto International Technology Roadmap for PV (ITRPV). Secondo il report, infatti, entro il 2016, il costo dei moduli fotovoltaico scenderà a quota 0,52 centesimi di dollaro per Watt.
Il report del SEMI analizza la catena produttiva dei moduli fotovoltaici in silicio in ogni sua fase, stilando delle previsioni positive per i prossimi anni: non un boom derivato da una specifica tecnologia, ma il graduale taglio dei costi in tutti i settori della filiera produttiva. Il calo dei costi nei vari settori determinerà, secondo il report del SEMI, una curva di apprendimento del 23,5%, rappresentazione grafica che misura, nel tempo, il rapporto fra prezzi dei moduli e le vendite cumulative di potenza. Per formulare queste ipotesi, il SEMI ha raccolto esperienze e previsioni di 28 fra produttori di energia fotovoltaica e istituti di ricerca, produttori di silicio e wafer, fornitori dei materiali di produzione e delle attrezzature necessarie a costruire il modulo.
Le tecnologie che miglioreranno la propria efficienza e, quindi, i margini di guadagno saranno, il reattore a letto fluido per la produzione di silicio policristallino e le tecniche di taglio con il filo diamantato: inoltre, secondo gli analisti, saranno commercializzati wafer più sottili e si ridurranno le quantità di pasta di metallizzazione necessaria per ogni modulo.
Previsioni meno rosee per quanto riguarda i metalli: il rame non sostituirà l’argento fino al 2018, mentre i moduli attuali dovranno essere modificati per adattarsi ai wafer più sottili.
Grazie a questi miglioramenti, secondo gli analisti del SEMI, il costo dei moduli calerà dagli 0,64 centesimi per watt alla fine del 2013 agli 0,58 per watt entro la fine di quest’anno, fino alla soglia minima di 0,52 per watt alla fine del 2016.