Nello spazio è stata individuata una nube di alcol con estensione di circa 464 km. Purtroppo non stiamo parlando di scotch o birra puro malto, si tratta di metanolo, un tipo di alcool contenuto nell’antigelo quindi nessuno ci potrebbe fare un cocktail… Il fattore più impressionante è che lo spazio è riuscito a sintetizzare tale alcol!
Ora, i ricercatori della NASA stanno tentando di capire quale “effetto quantistico” possa consentire a questo alcool di reagire con altre molecole. La reazione con altre molecole consente al metanolo di formare un aggregato molto instabile detto “metossi radicale”. Normalmente, nello spazio non avvengono reazioni molecolari: le molecole si trovano in uno stato più stabile a più bassa energia inoltre ci sono meno probabilità che le molecole possano collidere l’una con l’altra, inoltre le temperature estreme rendono difficile qualsiasi reazione.
I chimici dell’Università di Leeds sono riusciti a ricreare quelle temperature. In una camera di laboratorio è stato posto il metanolo a una temperatura di -175 gradi. I ricercatori hanno visto come il metanolo riesce ancora a reagire con altri radicali, anzi, a quella temperatura il metanolo riesce a produrre radicali più velocemente di quanto farebbe a temperatura ambiente. Questo fenomeno è causato da un effetto chiamato “quantum tunneling“. Queste osservazioni potrebbero aprire nuove porte in ambito energetico.