Bondo, questo il nome con cui lo conoscevano le persone del paese, è stato investito da un pirata della strada che non ha neanche avuto la decenza di fermarsi per cercare di aiutarlo in qualche modo o di avvertire i soccorsi. In quel momento il cagnolino bianco si trovava con il suo migliore amico Nerino che ha fatto davvero di tutto per rianimarlo. Ha provato a toccarlo con le zampe, a farlo rialzare spingendolo con il muso. Purtroppo Bondo non si muoveva. E’ probabile che a quel punto il suo amico era già morto e non c’era più nulla da fare.
Il modo in cui Nerino prova in tutti i modi a rianimarlo è una scena davvero molto forte. Si riesce a percepire tutta la disperazione del povero randagio che sta lentamente realizzando che l’amico di una vita non sarebbe più tornato con lui a scorrazzare libero per le strade di Conversano.
Come troppo spesso purtroppo accade, nessuno ha visto il veicolo che lo ha investito. A cercare di fare qualcosa per i due cani è stata una delle volontarie della sezione locale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che è capitata lì per caso poco dopo l’incidente. Purtroppo non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Bondo e di chiamare – con la voce spezzata dal dolore – la ditta per la rimozione del corpo, mentre il povero Nerino continuava a sperare che il suo compagno si rialzasse.
Quando la volontaria ha cercato di tranquillizzare Nerino, provando a staccarlo dal corpo dell’amico, lui purtroppo ha reagito molto male. Ha iniziato a correre avanti e indietro in mezzo alla strada, rischiando a sua volta di essere investito.
L’associazione ha deciso di condividere il video – per quanto atroce – in modo da sensibilizzare gli abitanti del paese “dal momento che tutti corrono maledettamente nei centri abitati e noi ci troviamo queste scene davanti ogni giorno”.
I volontari hanno inoltre ricordato che non prestare soccorso a un animale dopo averlo investito non solo è un gesto meschino e che denota poca sensibilità, ma è anche una violazione della legge.
La ditta per la rimozione del corpo ha rimosso le spoglie terrene di Bondo circa 15 minuti dopo. In quanto a Nerino, essendo stato fin dalla nascita un cane libero, continuerà a vivere in strada. Ma non potrà più contare sul suo grande amico. “Non vuole vivere in appartamento, chiuderlo in canile sarebbe una violenza. È amato e accudito dagli abitanti del quartiere” hanno sottolineato i volontari.
L’associazione ha inoltre specificato che sono in corso delle indagini: in questo momento le autorità starebbero controllando le telecamere di sicurezza della zona per individuare chi ha commesso il reato di omissione di soccorso.