Nel web sta girando una notizia con tanto di petizione firmata dall’Associazione Nazionale AmiciCani. La notizia รจ stata riportata da molte fonti autorevoli ma cela un grosso inganno.
Non si tratta di una tassa, bensรฌ di una misura alternativa per capire il reddito della gente. A quanto pare le dichiarazioni dei redditi che fanno gli italiani non bastano, si tratta di una procedura sperimentale. Segue la citazione da Leggo.it
Puรฒ Interessarti: ARTISTA SADICO, FA MORIRE UN CANE PER PROTESTA
La crisi economica di certo non aiuta a sostenere le spese che gravano sugli amanti degli animali domestici, che sembrano essere diventati un lusso, cosรฌ come le spese per affrontare le cure mediche necessarie in caso di malattia.
LโAgenzia delle Entrate ha infatti deciso di inserire le spese veterinarie tra le sette categorie del nuovo redditometro sperimentale.
A denunciare il fatto, sulle pagine del Corriere della Sera, Presidente dellโAssociazione Nazionale Medici Veterinari Marco Meloni, secondo cui gli animali da compagnia,piรน che un lusso, sarebbero una vera risorsa psicologica e sociale per i nuclei familiari che li ospitano. Secondo Meloni, sulle spalle di chi possiede un animale domestico gravano giร abbastanza tasse, dalla riduzione delle detrazioni sulle spese veterinarie per cani e gatti allโiva, che per spese di cibo e cure mediche sarebbe arrivata ai massimi livelli. “E’ lโennesima allucinazione del fisco nazionaleโ, ha concluso Meloni.
Come รจ possibile che le pagine di facebook e di tanti portali web -compreso il nostro- si siano riempite con questa falsitร ? Perchรฉ la notiza non รจ molto distante dalla realtร ! Questa estate societร , stabilimenti e impianti balneari hanno iniziato a chiedere un importo aggiunto per l’ingresso dei cani. Numerose strutture alberghiere hanno chiesto importi aggiuntivi giustificando lavori di manutenzione e di disinfestazione. In piรน, in alcune regioni italiane -vedi Trentino Alto Adige-, in passato sono stati molto vicini ad inserire una tassa sui cani. In alcuni comuni della Provincia di Napoli vige il divieto di sfamare i cani randagi e poco ci manca che vengano prese iniziative simili.
Non possiamo che scusarci per la cattiva informazione che sul nostro portale รจ durata “solo” 3 ore.
Lo Staff di Tecnologia-Ambiente.it
I commenti sono chiusi.