Il cambiamento climatico non sta causando solo un aumento della temperatura dell’aria come molti erroneamente pensano. Questo fattore infatti provoca anche il riscaldamento della superficie del mare.
Ormai in tutto il Mondo si stanno facendo i conti con temperature marine ben superiori rispetto al passato. Le ondate di calore marine sono quindi ormai un problema comune e per questo non deve essere sottovalutato.
Sulla superficie dei mari e degli oceani si formano delle aree molto grandi in cui ci sono anomalie di temperatura. In queste zone di acqua c’è una temperatura superiore fino a +5°C e +6°C rispetto alle altre parti. Tutto questo ovviamente provoca dei problemi molto grandi agli ecosistemi marini.
Le ondate di calore marine sono molto più frequenti nel presente rispetto che nel passato. Questo tipo di eventi durano fino a qualche mese, ma con il tempo stanno diventando sempre più duraturi. Nel 2019 le anomalie di temperatura della superficie di acqua del mare (SST) ci sono state per 55 giorni. Considerando che si è preso come riferimento un anno di 365 giorni, i quasi sue mesi di riscaldamento marino sono davvero molti.
Se si mettono a confronti i periodi che vanno dal 1925-1954 e dal 1987-2016 si possono notare cose importanti. Nello specifico si evince infatti che il numero di giorni con ondate di calore marino sono aumentati del 50%.
Per comprendere meglio la situazione delle ondate di calore marine, nel 2018 si è deciso di realizzare una classificazione. Tale classificazione è la seguente:
Tenendo conto di tale classificazione, nel 2019 il 41% della superficie dell’oceano ci sono stati eventi di Categoria III. Il 29% della superficie oceanica non ci sono però stati eventi superiori di Categoria I.
Questo fatto ha chiaramente delle conseguenze importanti sull’ecosistema marino. L’aumento di calore causa difatti un’alterazione degli habitat provocando danni a flora e fauna dei mari. Per adesso l’impatto del problema risulta essere ancora limitato, ma nel corso degli anni inizieranno ad esserci problemi seri.
Le ondate di calore marine causano anche delle conseguenze dal punto di vista meteorologico. Infatti queste zone calde sul mare causano dei cambiamenti nelle tendenze metereologiche con ripercussioni almeno su scala regionale. Un altro problema causato dal riscaldamento marino sta nella proliferazione delle alghe.
Le zone che rischiano di più sono quelle del Pacifico Sud-Occidentale e quelle dell’Australia Sud-Orientale. In realtà però bisogna dire che il problema riguarda tutto il globo e quindi è necessario dargli la giusta importanza.