Siamo portati a pensare che i prodotti che troviamo sugli scaffali del supermercato sono stati testati per essere sicuri che non ci uccideranno. Purtroppo il nostro pensiero è del tutto sbagliato, siamo fuori strada e nessuna azienda tutelerà mai la nostra salute più di quanto possiamo fare noi stessi. Dopo lo scandalo della carne equina nei tortellini e quello degli ormoni illegali somministrati ai manzi italiani, non possiamo essere sicuri neanche di ciò che leggiamo sull’etichetta.
L’ennesima minaccia al consumatore arriva dallo shampoo. Il Centro per la Salute Ambientale della California ha condotto alcuni test di laboratorio, si tratta di test indipendenti condotti su circa 100 shampoo: i detergenti esaminati contenevano Cocamide DEA, una sostanza chimica potenzialmente cancerogena per l’uomo e vietata nello Stato della California. Lo Stato della California è molto attento alla salute dei consumatori, infatti solo nei confini californiani anche la Pepsi è costretta a modificare la sua formulazione per non ledere alla salute dei consumatori.
Alcuni detergenti che contengono alti livelli della sostanza chimica nociva sono prodotti da azienda come Colgate, Palmolive, Prell e Paul Mitchell. Alcuni dei prodotti che contengono Cocamide sono destinati all’uso per l’infanzia, addirittura questa sostanza è stata isolata anche in un detergente venduto come Biologico.
La Cocamide è utilizzata normalmente dei prodotti commercializzati in Italia. Si tratta di un liquido viscoso utilizzato in cosmetica per la preparazione di agenti schiumogeni come shampoo, bagnoschiuma, saponi ed emulsionanti. Tra i danni minori, vediamo che causa dermatiti: vi siete mai chiesti perché avete tanto prurito dopo la doccia?! La Cocamide potrebbe essere la risposta.