L’ortica è una pianta erbacea perenne dalle proprietà davvero eccezionali. Qualche giorno fa abbiamo ad esempio visto in che modo sia possibile utilizzare il macerato d’ortica per i nostri fini di giardinaggio, e vi risulterà di utilità sapere che tale fruizione è solo una delle tante applicazioni che l’ortica può garantire al vostro orto!
Se pertanto volete saperne di più, non vi resta che continuare a leggere oltre. Abbiamo infatti preparato per voi una pratica guida che vi consentirà di ottenere qualche informazione aggiunta sull’ortica, sulle sue specifiche caratteristiche e sugli utilizzi in agricoltura, come fertilizzante, antiparassitario e altro ancora.
Considerato che ne abbiamo appena fatto cenno, riprendiamo il discorso appena interrotto e introduciamo tra gli usi dell’ortica in agricoltura quello di fertilizzante naturale.
Se per esempio disponete di un terreno abbandonato, o una zona dell’orto non coltivata, coltivare l’ortica potrà fornirvi un vantaggio notevole nel medio termine, poiché diverrà una sostanza in grado di concimare il terreno in modo davvero efficace. Ma come?
Farlo è davvero molto semplice, e l’ottenimento di notevoli risultati vi garantirà la giusta motivazione per valutare una estensione di tale esperimento anche altrove. Sarà infatti sufficiente creare dei solchi sul terreno e, qui, riporre le ortiche. Grazie alle sostanze di cui sono composte, le foglie diverranno una sorta di concime naturale.
Non solo: non tutti sanno che le ortiche possono essere utilizzate anche per la pacciamatura, fornendo pertanto una protezione in più al vostro orto!
Abbiamo altresì affermato, in sede di apertura del nostro odierno approfondimento, quanto l’ortica possa ben essere utilizzata come antiparassitario naturale.
In altri termini, l’ortica può essere utilizzata con un buon livello di efficacia per poter tenere lontani gli insetti, e prevenire così alcune malattie potenzialmente molto gravi per il vostro raccolto, come la “temuta” peronospora.
Per poter utilizzare l’ortica come antiparassitario sarà sufficiente preparare il macerato d’ortica che è stato protagonista di un nostro recente approfondimento, e al quale vi rimandiamo per poterne sapere un po’ di più.
Ora che abbiamo avuto modo di riassumere in che modo l’ortica può apportare concreti vantaggi al vostro orto, e come si può usare in agricoltura… non ci resta che comprendere come poterla coltivare.
Per vostra fortuna, la coltivazione dell’ortica è molto semplice: non solamente si trova praticamente ovunque, e a volte anche in maniera spontanea, ma si tratta altresì di una pianta molto “versatile” e in grado di adattarsi, pur preferendo luoghi umidi, ovvero terreni che al proprio interno dispongono di notevoli quantità di azoto (valutate pertanto un’eventuale integrazione di questa sostanza se il vostro terreno ne è “storicamente” povero).
Sulla base di ciò, siamo certi che non avrete alcun problema nell’ottenere un buon raccolto di ortica. Se tuttavia non volete coltivarla o siete già in uno stadio utile per ottenere i frutti della vostra attività di giardinaggio, cercate di essere cauti e munirvi di un paio di guanti e di forbici per evitare pruriti e altri fastidi alla pelle: l’ortica è una pianta urticante, e il contatto delle sue foglie con la pelle potrebbe pertanto creare qualche problema.
Detto ciò, sarà sufficiente prelevare i ciuffi più teneri, che sono altresì quelli che hanno i maggiori quantitativi di sostanze nutritive. Il raccolto dovrà orientativamente essere effettuato durante la stagione primaverile o quella estiva, e possibilmente dopo una giornata di pioggia. Per quanto concerne l’altezza del taglio (che vi consigliamo di effettuare con un buon paio di forbici da giardinaggio), ricordate che lo stesso va effettuato ad un’altezza di circa 10 cm al di sopra del livello del terreno. Se invece volete togliere tutta la pianta, andando così ad intervenire sulle radici, rammentate che questa operazione va effettuata durante l’autunno.
Avete raccolto l’ortica seguendo le istruzioni di cui sopra? Bravi, siete ad ottimo punto! Ora non vi resta che comprendere come conservare adeguatamente queste foglie, visto e considerato che raramente le utilizzerete tutte in un’unica soluzione.
Pertanto, una volta che avete raccolto tutte le foglie di ortica che avete scelto di prelevare dal vostro orto, abbiate cura di metterle subito ad essiccare. Sarà sufficiente riporle in un luogo caldo e buio: così facendo, perderanno subito l’acqua e, con essa, anche il loro potere irritante, rendendo pertanto meno “pericolose” le operazioni di gestione. Se non avete voglia di aspettare, potete prendere le foglie dell’ortica e porle in ebollizione.
Fatto ciò, prelevate le foglie, avendo cura di aspettare che perdano l’umidità in eccesso, e conservatele in scatole ermetiche: ad ogni uso, non vi rimarrà che aprire la scatola e prelevare il contenuto nelle quantità desiderate.
L’ortica è nota per essere una pianta particolarmente infestante. Proprio per questo motivo sarebbe opportuno evitare di lasciare alla stessa campo troppo libero e monitorare periodicamente la sua “espansione”.
Ad ogni modo, niente vi vieta di integrare l’ortica ad altre piante presenti nel vostro orto, nella consapevolezza che è risaputo che alcune di esse potranno trarre i giusti benefici dalla consociazione con l’ortica. Ad esempio, pomodori e peperoni sono tra i principali indiziati a trarre beneficio dalla sua presenza, grazie alle caratteristiche antiparassitarie e regolatrici del contenuto di azoto e di ferro nel terreno.