La pacciamatura del terreno è una tecnica colturale semplice ed efficace che consiste nell’impiego di una copertura protettiva di spessore variabile tra 3-5 e i 10-12 centimetri, di materiale di origine organica o inorganica, da stendere sul suolo.
La pacciamatura comporta numerosi vantaggi dal punto di vista del benessere delle piante, in particolare quelle a dimora in piena terra. Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa tecnica:
Materiali di origine organica
Materiali di origine inorganica
È bene precisare che sia i materiali organici che quelli inorganici sono in grado di limitare la crescita delle piante infestanti tuttavia solo quelli organici possono miglioare la capacità di trattenere l’acqua dei suoli troppo drenanti, aumentare la sofficità di quelli pesanti e arricchire il terreno di nutrienti utili alle piante.
La pacciamatura può essere eseguita in qualsiasi periodo dell’anno: prima della semina come protezione per le piantine che cresceranno, oppure in autunno in vista del gelo invernale; in generale ogni terreno adibito allo sfruttamento agricolo dovrebbe essere coperto.
1) Sminuzzare il materiale
Per tutelare le piante più giovani e piccole, alle quali non deve essere sottratta la luce, con soffocanti strati di pacciamatura riveste un ruolo fondamentale lo sminuzzamento: .minori sono le dimensioni dei vari elementi (rami, foglie, ecc.) di sostanza organica impiegata, maggiore sarà la possibilità di distribuirla in strati più sottili.
La soluzione più semplice è quella di scegliere come materiale per la copertura una miscela di erba, segatura e composto fresco; altrimenti esistono in commercio dei macchinari, come il trinciaforaggi adatti per lo sminuzzamento.
2) Smuovere la terra
Altra regola fondamentale è quella di smuovere la terra in superficie in modo da agevolare l’unione della terra con il materiale scelto per la pacciamatura e per aiutare i microrganismi del terreno a scavarsi un passaggio verso la copertura
Se viene utilizzata erba o altro materiale fresco, dovrete per prima cosa stendere uno strato molto sottile; dopo due giorni, quando la copertura sarà appassita o ritirata, stendere un altro strato nei punti scoperti.
Ripetete l’operazione ogni qual volta il terreno rimane scoperto in qualche punto.
3) Assicurare il giusto grado di umidità
Se lo strato di pacciamatura è molto spesso, assicuratevi che non sia ne troppo bagnato ne troppo compatto, per evitare che marcisca. tuttavia non deve essere nemmeno troppo asciutto, perché correrebbe il pericolo di essere trascinato via dal vento.
Informazioni molto più dettagliate potete trovarle nel sito della Coldiretti