Il pangolino rischia l’estinzione a causa dei predatori senza scrupoli che ne commerciano le pellicce e le squame per realizzare accessori alla moda
Il pangolino è una delle specie che più di tutte sta correndo il rischio di estinguersi a causa degli effetti perversi del mercato illegale di animali, una piaga purtroppo diffusa in tutto il mondo contro la quale non sono state ancora approvate contromisure adeguate.
Si tratta di un animale appartenente alla famiglia dei folidoti, dalla pelliccia pregiata e molto ricercata in tutto il mondo. Una preda davvero ghiotta per i cacciatori senza scrupoli anche per i suoi tratti biologici rari.
Il mercato illegale e la caccia senza scrupoli
Il pangolino è un mammifero fra i più trafficati nei mercati illegali la cui somiglianza è accostabile a quella dell’armadillo, anche se presenta una morfologia che si avvicina molto al formichiere. Ha però delle squame che ne avvolgono tutto il corpo, composte da cheratina, una proteina che possiamo trovare anche nelle nostre unghie.
Il pangolino è stato un animale che è entrato a far parte delle argomentazioni di scienziati e virologi quando si provò a individuare l’origine del Covid-19. Fu anche argomento di riferimento di uno studio pubblicato sull’International Journal of Molecular Science nel 2022 che individuò proprio nel pangolino un vettore intermedio del virus nella catena di contagi che poi causò lo spillover.
In natura esistono otto specie di pangolini, tutti viventi in Asia meridionale e in Africa subsahariana, dove vi sono le condizioni climatiche e ambientali per lo sviluppo e la diffusione di questo mammifero. La lunghezza media di un pangolino, in genere, non supera il metro, anche se ciò può variare. Le dimensioni medie non sono differenti da quelle di un gatto in carne.
I più grandi, invece, possono raggiungere una taglia simile a quella dei cani. Il muso allungato, gli artigli in evidenza e la lingua arcuata e flessibile che si può infilare anche all’interno delle cavità, sono alcune delle caratteristiche di questo animale, purtroppo in via di estinzione.
I dati drammatici relativi alla caccia ai pangolini
Ogni giorno si consuma una vera e propria strage di questi mammiferi, che finiscono preda di cacciatori senza scrupoli che li strappano dal loro habitat per ricavarne pregiate pellicce. Secondo una statistica pubblicata dal National Geographic, tra il 2006 e il 2015 sono stati commercializzati illegalmente circa 1.2 milioni di esemplari.
Una cifra spaventosa che fotografa perfettamente la drammatica situazione in atto. Oltre alla pelliccia pregiata e alle scaglie, i corpi dei pangolini vengono anche utilizzati per esperimenti scientifici. In Cina vengono realizzati prodotti a base di questo mammifero per trattare le persone che soffrono di convulsioni, di problemi di stomaco e di dolori mestruali, anche in assenza di una basilare documentazione scientifica che ne comprovi l’efficacia.