Parassiti delle piante quali sono i più pericolosi? Si possono combattere? Ecco i principali parassiti e come prevenire la loro comparsa con metodi naturali.
I parassiti delle piante colpiscono sia gli ortaggi sia gli alberi da frutto, tra questi vi sono anche i parassiti degli agrumi che portano gli alberi e i frutti a crescere male o marcire, comportando la perdita del raccolto.
Le malattie degli alberi da frutto, sono spesso comportate dall’attacco di una specie parassitaria che intacca le foglie e i fiori della pianta.
Nelle coltivazioni non biologiche per prevenire l’attacco di questi parassiti, spesso s’impiegano dei determinati pesticidi chimici che possono però intaccare la salubrità del frutto.
Per questo motivo si consiglia sempre di prevenire la comparsa dei parassiti con i dettami dell’agricoltura biologica, che suggerisce diversi metodi interessanti e che non comporta l’uso di pesticidi chimici e dannosi.
Quali sono i principali parassiti che intaccano piante e ortaggi? Scopriamoli insieme!
Gli afidi sono degli insetti di piccolissime dimensioni, spesso difficili da vedere ma comunque riconoscibili grazie al loro colore verde brillante. In genere questi parassiti intaccano le piante in vaso e gli ortaggi. Quando l’infestazione di afidi è nella fase iniziale e possibile scacciarli via ed eliminarli grazie all’impiego dell’acqua fredda. Si consiglia infatti, di mettere l’acqua fredda in uno spruzzino e poi trattare la pianta durante le ore serali.
Un altro rimedio naturale per combattere gli afidi, puoi impiegare un’infuso all’aglio o alla cipolla e la cannella. Questi prodotti vanno immessi nella terra e grazie al loro odore è possibile allontanare le infestazioni degli afidi.
La farfalla cavolaia è un parassita che colpisce frequentemente i cavoli, come ben s’intende dal nome di questa farfalla. La cavolaia si presenta con delle ali di colore bianco, e delle piccole macchie nere sulle ali, di dimensioni al quanto ridotte. Questa farfalla depone delle uova di colore giallo chiaro alla base delle foglie dei cavoli, durante le prime giornate autunnali.
Per evitare che queste intacchino le foglie dei cavoli, si consiglia sempre di effettuare delle ispezioni settimanali, durante il periodo autunnale, e di eliminare le uova manualmente. Contro questa farfalla parassita si può utilizzare anche del macerato di pomodoro. Il macerato dev’essere miscelato nella terra e applicato all’inizio dell’autunno.
Il coleottero che si nutre delle foglie delle piante di melanzane e di patate è la dorifora. Questo parassito provoca dei danni alla base delle foglie, e depongono al di sotto di queste delle uova geletinose e di color arancione. Come per la cavolaia, si consiglia di salvaguardare la salute delle piante controllando se ci sono o meno delle uova sotto le foglie, e rimuovendole manualmente. Per riuscire a prevenire la dorifora bisogna effettuare un trattamento con la poltiglia bordolese.
Alcuni particolari tipi di mosca attaccano principalmente le piante presenti nell’orto. Queste mosche non solo rovinano le foglie, ma possono compromettere anche il raccolto, a causa delle uova che depongono su di esso. Esistono varie tipologie di questi parassiti come: la mosca della cipolla, la mosca della carota e quella dell’asparago.
Per prevenire l’attacco delle mosche si consiglia di alternare la coltivazione di questi ortaggi con delle piantine di prezzemolo che grazie al loro odore riescono ad allontanarle.
L’altica è conosciuta come pulce della barbabietola e del cavolo. Questo è precisamente un coleottero dai colori sgargianti, dorato e verde. Il coleottero colpisce principalmente le foglie di queste piante, perché crescono in estrema vicinanza con il terreno. L’agricoltura biologica consiglia di rimediare all’attacco dell’altica impiegando il piretro, da applicare sempre durante la mattina presto. Questo insetticida naturale e caratterizzato da una bassa tossicità dato che viene ricavato dai fiori del tanaceto.
Gli acari a differenza degli afidi, non sono solo minuscoli ma sono anche praticamente impossibili da vedere ad occhio nudo. Questi si presentano di colore quasi trasparente e la loro presenza si rileva solo nel momento in cui le foglie sono avvizzite e danneggiate. Un altro indicatore dell’attacco degli acari è la presenza di piccole ragnatele biancastre tra le foglie, nelle quali gli acari depongono le uova. Le piccole ragnatele possono essere rimosse anche manualmente. Gli acari, diversamente dagli altri parassiti non sono dannosi per tutte le piante e in alcuni casi è possibile impiegarli nell’agricoltura biologica per eliminare parassiti potenzialmente più pericolosi.
Le cocciniglie sono degli insetti dalle dimensioni al quanto ridotte. Le cocciniglie sono spesso impiegate anche nella cosmesi per ottenere il rosso nei rossetti, oppure per creare i coloranti alimentari. Questi parassiti anche se impiegati in cosmesi e per i coloranti, sono al quanto dannosi per le piante e gli ortaggi. Le cocciniglie crescono principalmente durante il periodo estivo e quando il clima è estremamente umido. Questi parassiti causano delle macchie sulle foglie e le decolorano. La presenza delle cocciniglie può essere contrastata dalla pioggia oppure per evitare l’impiego di pesticidi tossici, si può intervenire sulle foglie intaccate con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol denaturato.
Infine, la peronospora indica sia una malattia delle piante sia una famiglia di parassiti che provoca la suddetta patologia. La peronospora si presenta con la necrosi e la depigmentazione delle foglie, oppure porta i frutti a marcire, rovinando così l’intero raccolto. Sulle piante erbacee questa invece può risultare letale. Questa malattia è molto pericolosa per diverse piante dell’orto come i pomodori. Per prevenire la peronospera si consiglia d’impiegare dei trattamenti preventivi a base di rame nel terreno.