Il pellet è uno dei combustibili ecologici più utilizzati in Italia. Economico, con buona resa energetica, sostenibile, è diventato uno dei combustibili più gettonati per poter riscaldare la propria casa.
In tal senso, la disponibilità di detrazioni fiscali finalizzate a incentivare gli interventi di miglioramento energetico ha fatto il resto. Le stufe a pellet, le caldaie a pellet e i caminetti a pellet hanno finito con il diventare protagonisti sempre più diffusi in tutta la Penisola.
Tuttavia, attenzione a non compiere eccessive semplificazioni. Non tutto il pellet disponibile oggi sul mercato è identico. Alcune confezioni saranno di maggiore qualità, altre di qualità inferiore.
Diventa allora fondamentale cercare di conoscere a fondo le caratteristiche del pellet di maggiore qualità, al fine di scegliere il migliore. Ma come fare?
Scegliere il pellet migliore
Affinché tu possa scegliere realmente il miglior pellet in commercio, devi valutare con attenzione alcuni parametri che ti consigliamo di intercettare fin da subito, e che ti permetteranno di scartare i pellet di scarsa qualità, puntando solamente ai prodotti migliori.
In particolare, ti consigliamo di:
- controllare che sulla confezione siano riportate in maniera chiara e trasparente le certificazioni di qualità ottenute dal pellet;
- verificare la forma del pellet, che deve essere necessariamente cilindrica, e identica in tutti i componenti che compongono la confezione; cerca pertanto di diffidare dalle confezioni che hanno i cilindri di diverse dimensioni e che magari appaiono sfaldati;
- toccare la superficie del pellet, che deve essere liscia e lucida;
- verificare che all’interno della confezione di pellet non vi siano residui di lavorazione; in altri termini, devi assicurarti che non ci sia del legno in polvere.
Cerchiamo di comprender in maniera più approfondita quanto sopra appena introdotto, tornando sugli elementi di maggiore rilevanza.
Qualità pellet
Il primo punto del nostro mini-elenco di guida per arrivare all’individuazione del miglior pellet di qualità è certamente quello di controllare con calma e con attenzione l’etichetta e i valori che vengono riportati sulla confezione.
Analizza dunque i valori che dovrebbero essere indicati in modo chiaro sull’esterno della confezione: per quanto intuibile, se non trovi alcun valore, rimetti la confezione di pellet dove l’hai trovata, perché è evidentemente una fornitura non certificata.
Tra i diversi numeri che troverai, concentrati innanzitutto sul potere calorifero del pellet, che è l’energia termica che una quantità di prodotto riesce a garantire se sottoposta a un processo di combustione.
Generalmente i valori del potere calorifero del pellet oscillano tra un minimo di 4,5 e un massimo di 5,5 kWh/kg. In linea di massima, a parità di prezzo, cerca sempre di preferire una confezione che esprima un valore più elevato di potere calorifero, poiché migliore sarà la qualità del pellet che stai acquistando.
Cerca anche di guardare con attenzione l’indicatore che misura i residui di cenere, che misura il livello di sporcizia che il pellet lascia all’interno della stufa o della caldaia. È fondamentale che il valore in questione sia inferiore all’1%.
Ultimo valore di rilevanza che ti consigliamo di consultare è la percentuale di umidità: è importante che non superi mai l’8%, in quanto – se maggiore – potrebbe andare a pregiudicare il potere calorifero del pellet e generare un automatico spreco di combustibile.
Certificazione pellet
Insieme alle verifiche di qualità di cui sopra, il nostro suggerimento è certamente quello di comprendere quali sono le certificazioni del pellet, ovvero gli attestati di qualità che il combustibile ha ottenuto.
È infatti indispensabile che il prodotto abbia ottenuto certificazioni da parte di enti nazionali o internazionali. In Italia, una buona parte dei pellet commercializzati avrà ottenuto la certificazione Pellet Gold. Se invece acquisti pellet straniero, potresti trovare altre sigle, come Din Plus per il pellet tedesco.
Tieni anche conto che esiste un’autorevole attestazione europea, una certificazione unica EN Plus, che controlla tutte le principali caratteristiche del pellet, e che attribuisce una sorta di “classe” di prestazione:
- A1 è il pellet più pregiato e di maggiore qualità;
- A2 è il pellet di seconda scelta;
- B è il pellet di qualità inferiore, che risulta unicamente consigliabile per gli utilizzi industriali.
Per quanto intuibile, cerca di acquistare unicamente il pellet di qualità maggiore.
Acquistare il miglior pellet
Non sono solamente quelli di cui sopra gli elementi che dovresti cercare di mettere nel mirino quando vai a scegliere un buon pellet.
Come sopra abbiamo introdotto, ti consigliamo quanto meno di controllare che la confezione sia perfettamente integra, che la forma del pellet sia cilindrica, uniforma e regolare, che la dimensione sia intorno a 20-22 mm (è comunque previsto un limite di 30 mm) e che la provenienza del pellet sia preferibilmente locale.
Prezzo pellet
Ma quanto costa il pellet? Quale è il prezzo del pellet?
Per poter rispondere, non possiamo che precisare come per poter comprare del pellet di qualità, ovvero quello individuato seguendo le linee guida di cui sopra, bisogna spendere un po’ di più. La differenza tra il costo di un pellet scadente e un pellet di migliore qualità potrebbe farsi sentire sul tuo portafoglio, ma il nostro suggerimento è comunque quello di non badare troppo a qualche euro di differenza, poiché la resa energetica del tuo impianto ne trarrà evidentemente giovamento.
Ti ricordiamo inoltre che ci sono alcuni “trucchi” che puoi seguire per poter risparmiare sul prezzo del pellet. Per esempio, puoi acquistare tutto il pellet della stagione in un’unica occasione: acquistare grandi quantità di combustibile ti garantirà infatti una discreta riduzione sul prezzo del prodotto. Ancora, puoi acquistare il pellet d’estate, quando generalmente questo prodotto viene offerto a un prezzo inferiore, considerata la domanda più bassa, tanto che un sacchetto di dimensioni standard di 15 kg può arrivare a costare anche meno di 5 euro.