Instaurare un contatto fisico con un soggetto autistico è un’impresa delicata, ma perché queste persone rifiutano categoricamente un abbraccio?
L’abbraccio è una delle forme d’affetto più intime, nonché la prima manifestazione d’affetto tra una mamma e il suo bambino. Si tratta di un gesto naturale che per le persone affette da autismo diventa spesso intollerabile. Un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo ha studiato questo fenomeno, i risultati sono stati pubblicati dalla rivista Neuron.
La spiegazione è stata data mettendo in evidenza le analogie tra Autismo e Sindrome dell’X Fragile. Nei Roditori, le manifestaioni comportamentali dell’X Fragile vedono Movimenti Stereotipati, difficoltà nell’instaurare un contatto visivo, timidezza esasperata…
gli stessi sintomi riscontrati anche nell’autismo. La sindrome dell’X Fragile è dovuta ad una Mutazione del gene FMR1, questa provocherebbe una risposta ritardata delle connessioni nervose sulla corteccia sensoriale. La corteccia sensoriale governa le emozioni del tatto che, a causa della mutazione, si formerebbero in ritardo.
Per gli scienziati scozzesi, queste stesse alterazioni sono presenti nei soggetti autistici e potrebbero spiegare il motivo per cui i gli autistici rifiuterebbero il contatto fisico. Se la tesi del Team scozzese è giusta, avedo capito dove e quando si origina il problema, si potrebbero elaborare terapie nuove e più precoci.
Dott.ssa Roberta Odierna
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale