Se i nostri figli sono minorenni, è molto importante supervisionarne l’attività su internet e sui social network, per evitare che intrattengano conversazioni con sconosciuti e che possano correre qualche pericolo.
L’uso dei social network da parte dei minorenni è sempre più frequente in tutto il mondo e anche se molti credono sia inoffensivo, di certo l’uso inadeguato di questi mezzi sta esponendo i più piccoli a molti pericoli.
Essendo strumenti che permettono di rimanere nell’anonimato oppure di assumere un’identità falsa, molti pedofili li hanno trasformati nei loro migliori alleati grazie ai quali avvicinarsi poco a poco ai minori e, in questo modo, conquistarne la fiducia.
I vostri figli minorenni hanno un profilo Facebook o su un altro social network? Sapete con chi comunicano? Se la vostra risposta è “no”, molto probabilmente, dopo essere venuti a conoscenza di questa storia, vorrete maggiori informazioni su quello che i vostri figli fanno su queste piattaforme online.
Per sensibilizzare i genitori ed i minorenni, soprattutto le ragazzine, lo youtuber Coby Persin decise di realizzare un esperimento sociale nel quale dimostrò come questi mezzi siano spesso le fauci del lupo per gli innocenti.
Iniziò creando un profilo falso di un giovane di 15 anni su Facebook, con l’obiettivo di mettersi in contatto con bambine di 12, 13 e 14 anni d’età.
Durante diversi giorni, conversò con le giovani di suddetta età e, dopo aver ottenuto la loro fiducia, chiese loro di vedersi di persona, ricevendo risposta affermativa.
Tutto questo lo fece con l’autorizzazione dei genitori delle minori, i quali si aspettavano che le proprie figlie dessero risposte responsabili alle richieste di qualcuno che non era altri che uno sconosciuto.
Tuttavia, con grande delusione, si sorpresero nello scoprire che le loro piccole acconsentivano all’appuntamento senza alcun tipo di inconveniente e senza informarli.
l giorno del presunto appuntamento, le minori scoprirono che il loro supposto amico era molto più grande e, qualche secondo dopo, si sconcertarono scoprendo che era accompagnato dai loro genitori.
Coby, l’autore di questo esperimento, assicura che la sua intenzione era sensibilizzare i genitori riguardo i pericoli che corrono i minori sui social network, mezzo che si è trasformato nell’esca di molti criminali.
“Negli Stati Uniti ci sono più di 750000 predatori sessuali. Tenete i vostri figli al sicuro”, ha affermato.
Vi immaginate cosa potrebbe succedere se, invece di un giovane, si ritrovano con un pedofilo o un sequestratore? È una situazione molto preoccupante, che non si verifica solo negli Stati Uniti, ma anche nel resto del mondo.
In quanto genitori, è molto importante sapere cosa fanno i minorenni su queste piattaforme e su internet in generale. Di certo la tecnologia facilita molti compiti quotidiani e si è anche trasformata nel miglior mezzo di comunicazione, ma questo non vuol dire che sia priva di rischi.
Riconoscere che un profilo su un social network è falso non è complicato se si usa il senso comune e se si tengono a mente alcuni consigli.
In generale non vi sono molte foto di profilo e ancora meno con amici o di gruppo.
Se la foto è vera, la cosa più comune è che ci siano diversi “Mi piace” e commenti di altre persone della propria cerchia sociale.
Spesso sono senza senso o giusto per mantenere aggiornato il profilo con qualche attività. Quasi sempre si tratta di stati non molto profondi, foto di animali, auto o donne e qualche video.
L’utente falso non commenta mai nei profili degli amici e se lo fa, è perché probabilmente vuole avvicinare la persona. La sua lista d’amici non è pubblica oppure né ha pochi.
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