Le piante sono alla base della nostra economia, anche se spesso lo dimentichiamo. E’ dal mondo vegetale infatti che ricaviamo medicinali, nutrimento, tessuti, materiali da costruzioni e anche energia, sotto forma di legna da ardere o come combustibili fossili. E se le piante potessero fornirci anche elettricità?
Una startup olandese di nome Plant-e ha sviluppato un modo per utilizzare le piante come fonte di energia pulita, quello che serve è luce solare, anidride carbonica, acqua e un terreno coltivabile, nulla di più di quello che già il regno vegetale utlizza per prosperare. Il progetto funziona al suo meglio in terreni umidi, come le risaie, non ci sono strutture complicate o costose da installare, l’ideale quindi per vaste regioni tropicali del pianeta dove è difficile portare l’energia elettrica.
Il processo è semplice e deriva da un’attenta analisi degli scambi che le piante effettuano con il terreno dove crescono. Durante la fotosintesi, una gran quantità di materia organica viene espulsa dalle radici, diventando cibo per i microorganismi che vivono nel suolo, i quali durante la digestione attivano degli scambi elettromagnetici. Collocando degli elettrodi vicino alle radici delle piante si può quindi recuperare questo “spreco” di energia e trasformarlo in elettricità.
Un processo simile avviene nei laboratori di scienze a scuola quando si trasforma una mela o una patata in una batteria ma in questo caso le piante non devono essere tagliate, anzi! I test fatti dimostrano che le piante continuano a crescere normalmente anche in presenza di elettrodi, fornendo una fonte costante di energia sia di giorno che di notte.
In Olanda è stato testato come prototipo un tetto verde che per ora è in grado di generare abbastanza energia da caricare un telefono cellulare, l’obiettivo del progetto è però quello di arrivare ad alimentare una casa.
Questo è l’ennesimo caso di ricerche scientifiche attente al mondo naturale e ai meravigliosi meccanismi che riforniscono di energia il pianeta da milioni di anni, con lo scopo di riprodurre questi equilibri e sostenere uno sviluppo umano realmente ecologico.