Oltre il 50% dei farmaci da prescrizione medica sono derivati da sostanze chimiche rinvenute nelle piante. Centinaia di piante officinali sono a rischio di estinzione e secondo gli esperti, tale minaccia potrebbe compromettere la scoperta di nuove cure. L’allarme viene dato dal Botanic Gardens Conservation International: sono 400 le piante medicinali a rischio estinzione.
I ricercatori affermano che la cura del cancro o di malattie come l’HIV, potrebbero scomparire ancor prima di essere state individuate perché contenute in piante officinali in via di estinzione. Tra le piante in via d’estinzione anche il tasso, è dalla corteccia del tasso che è stata isolata per la prima volta il paclitaxel, il principio attivo di uno dei più popolari farmaci antitumorali.
Un’altra pianta in via d’estizione è l’Hoodia, una miniera d’oro per le case farmaceutiche e per chi vuole perdere peso. La pianta originaria dell’Africa, l’Hoodia, ha la capacità di bloccare l’appetito. Anche numerose specie di Magnolie sono in pericolo. Gli estratti della magnolia hanno aiutato a combattere il cancro, la demenza senile e alcune malattie cardiache. Il principio attivo isolato dalla Magnolia è l’honokiolo.
La causa dell’estizione delle piante medicinali è la deforestazione. Un duro colpo per quei 5 miliardi di persone che si affidano alla medicina tradizionale a base di estratti vegetali!
“Non si esagera affermando che il rapido declino di queste specie potrebbe compromettere il futuro della sanità globale…” ad affermarlo è Belinda Hawkins, esperta in botanica e farmaceutica. Richard Ley della British Pharmaceutical Industry ha aggiunto: “La natura ci ha offerto molti dei farmaci più diffusi… I ricercatori sono sempre interessati a nuovi preparati e quindi è una grossa preoccupazione apprendere che la fonte è a rischio.”