Con l’arrivo dell’autunno si fa il cambio stagione del guardaroba ma anche nel garage c’è un gran da farsi: è necessario aggiungere l’antigelo e fare il cambio pneumatici estivi. Sì, ma perché cambiarli e quando la sostituzione degli pneumatici estivi diventa un obbligo di legge.
Oltre il 20% del carburante è consumato per vincere la forza d’attrito tra la superficie della ruota e il fondo stradale. La resistenza al rotolamente di ogni pneumatico è stata abbassata con varie strategie, la trama e i materiali d’impiego prima di tutto.
Gli pneumatici con una minore resistenza al rotolamento vedono l’aggiunta di silice alla gomma; questa aggiunta fa risparmiare 400 litri di carburante per ogni ciclo di vita di 4 pneumatici.
La differenza tra penumatici estivi e invernali sta proprio nella resistenza al rotolamento, nella capacità di superare l’attrito tra gomma e fondo stradale, più spiccata nelle gomme estive.
Gli pneumatici invernali oppongono una maggiore resistenza al rotolamento perché in inverno, piogge, ghiaccio e neve, rendono necessario una migliore aderenza al fondo stradale.
Si chiamano gomme termiche, gomme da neve o pneumatici invernali si riconoscono dalla loro struttura del battistrada che intrappola/raccoglie la neve tra le lamelle dei tasselli opponendo maggiore resistenza al rotolamento.
Gli pneumatici invernali si distinguono per il simbolo M+S, inoltre per i modelli dalle prestazioni superiori (gomme da neve) è presente anche un simbolo che raffigura un fiocco di neve e una montagna a tre cime o dei cristalli di neve.
Le gomme da neve che presentano il simbolo delle tre montagne o dai cristalli di neve sono caratterizzati da una mescola e da una scolpitura della gomma particolarmente adatta per l’uso su strade innevate o con il fondo stradale freddo, ottenendo almeno un miglioramento del 7% in frenata rispetto ad uno pneumatico invernale di riferimento.
E’ chiaro, la priorità delle gomme invernali è garantire una maggiore aderenza al fondo stradale, una maggiore sicurezza su fondi sdrucciolevoli e innevati.
Usare auto a biometano o elettriche, non è l’unico modo per abbassare le emissioni di CO2 della nostra vettura. Un modo molto più semplice che si propone di agevolare la guida, abbassare i consumi sia in termini economici che di emissioni di gas serra, è quello di utilizzare pneumatici adeguati al periodo stagionale.
Gli pneumatici estivi possono essere particolarmente indicati nei mesi caldi. Gli pneumatici estivi si propongono con una bassa resistenza al rotolamento, garantendo minori consumi e maggiore resistenza all’usura. Il comportamento su strada è stato ottimizzato dallo spallamento esterno, più ampio e solido.
Gli pneuamtici estivi su strade asciutte e calde, offrono consumi migliori ma in inverno sono più facili all’aquaplaning, non offrono una buona aderenza e sono illegali in molte zone d’Italia: per il periodo invernale, vige l’obbligo d’uso di gomme da neve oppure l’obbligo d’uso di catene da neve a bordo del veicolo.
E’ opportuno cambiare gomme con la stagione: nei mesi freddi la temperatura diminuisce, la guida diventa più difficoltosa a causa della presenza di neve e ghiaccio, è proprio per questo motivo che le gomme invernali hanno un’altissima resistenza di rotolamento: aumentando l’attrito tra manto stradale e pneumatico, aumenta la prudenza con migliori performance di frenata.
Nei mesi caldi questa necessità è assente, anzi, gli pneumatici estivi hanno un battistrada più duro, così da resistere al calore. Anche la trama è differente, il disegno delle gomme estive ha tasselli pieni per resistere agli sforzi longitudinali e laterali che si sviluppano in accelerazione, in frenata e in curva. Al contrario, gli pneumatici invernali hanno degli incavi molto profondi, circa 9 mm, inoltre, per aumentare la resistenza, posseggono molte lamelle che possono “aggrapparsi” a fondi stradali freddi, ghiacciati o addirittura nevosi.
L’auto nella foto in alto è stata equipaggiata con pneumatici 4 stagioni. Gli pneumatici 4 stagioni hanno caratteristiche intermedie tra pneumatici estivi e pneumatici invernali. Gli esperti di settore affermano che gli pneumatici 4 stagione non possono mai equipararsi alle gomme da neve, tuttavia, chi vive in zone a clima mite, dove gli inverni non sono particolarmente rigidi, li può preferire alle gomme estive.
In più, gli pneumatici 4 stagioni esonerano dall’obbligo di detenere catene da neve a bordo del veicolo. Gli pneumatici quattro stagioni garantiscono una marcia sicura su neve e fondo parzialmente ghiacciato pur non avendo gli svantaggi (maggiore usura e minore tenuta di strada) che ha l’utilizzo di gomme invernali in piena estate.
Gli pneumatici 4 stagioni, infatti, devono soddisfare sia gli standard richiesti dagli pneumatici estivi che quelli richiesta dalle gomme invernali. In commercio esistono pneumatici four season a vocazione estiva (consigliati per chi abita al Sud Italia) e pneumatici four season a vocazione invernale (consigliati per chi abita al centro-nord e per chi percorre spesso strade di montagna, sterrate e fangose).
Tra quelli a vocazione invernale, figurano pneumatici 4 stagione per la neve. Gli pneumatici four season, per poter garantire l’aderenza su neve devono adottare sia le soluzioni degli pneumatici invernali che per pneumatici estivi:
Se hai le gomme estive, sappi che sei obbligato a cambiarle o a trasportare delle catene da neve a bordo della tua vettura. Per capire quando scatta l’obbligo di pneumatici invernali e quando cambiare le gomme estive basta dare un’occhiata al codice della strada: l’obbligo degli pneumatici invernali scatta dal 15 novembre e decade il 15 aprile. Dal 15 aprile in poi sarà possibile montare nuovamente gli pneumatici estivi.
Impiegando pneumatici 4 stagioni o tenendo catene a bordo, non ci saranno multe e sanzioni, ma ci saranno diverse controindicazioni. Analogamente, usando pneumatici invernali tutto l’anno si andrà incontro a una maggiore usura delle gomme e a un maggiore consumo di carburante.