Ecco una panoramica sulle recenti politiche adottate da Poste Italiane per ridurre le emissioni e raggiungere l’obiettivo della carbon neutrality
La sostenibilità ambientale è una priorità assoluta per Poste Italiane come dimostrano le ultime innovazioni introdotte dallo storico gruppo italiano volte ad agevolare un futuro più green. Uno dei capisaldi della “crociata” che Poste Italiane sta conducendo per adeguarsi alle nuove normative riguarda la flotta aziendale e in particolar modo i portalettere. Da sempre il gruppo guidato da Matteo Del Fante, ha risposto con i fatti agli appelli delle istituzioni per raggiungere l’obiettivo di carbon neutrality entro il 2030.
Non è un caso che la flotta di Poste Italiane annoveri ben 23.600 mezzi a basse emissioni, un numero che, come ha già fatto sapere lo stesso ceo del gruppo, salirà a 27.800 entro il 2024, coprendo l’intera gamma di veicoli in uso. Se questo obiettivo venisse centrato, la riduzione delle emissioni inquinanti sarebbe pari al 40%.
L’impegno “Green” di Poste Italiane
Ma l’impegno di Poste Italiane per un futuro più “green” non si ferma qui. L’approccio ecologico coinvolgerà anche l’ambito del recapito dei pacchi nel settore dell’e-commerce, con alcune novità mirate proprio alla sostenibilità ambientale. Uno dei fiori all’occhiello del gruppo è il modello di consegna Green Delivery attuato mediante una rete ben estesa di ben 15.000 punti di ritiro e raccolta dei pacchi Punto Poste.
Sono in crescita anche gli uffici postali che attualmente sono 12.800 dislocati in ogni parte del paese per una maggiore flessibilità e per generare ulteriori benefici all’ambiente. In questo modo si consentirà di effettuare tantissime consegne in un singolo punto, riducendo l’esigenza degli utenti di spostarsi, in questo modo si ridurrà anche l’impatto ambientale.
Un modello da imitare che ha già prodotto notevoli risultati e che ne produrrà ancora di più in futuro. Si stima che il Green Delivery abbia già evitato l’emissione di 53 tonnellate di CO2 e di 244 kg di contaminanti atmosferici. Una quantità davvero notevole che dimostra, ancora una volta, quanto sia efficace dal punto di vista della sostenibilità, la strategia adottata da poste italiane sia in fatto di logistica che di recapito.
Il contributo di Poste Italiane per il solare
Anche sul versante dell’energia solare, non è mancato il contributo di Poste Italiane. Il gruppo guidato da Del Fante ha già annunciato il proprio piano per realizzare entro fine 2024 circa 300 impianti fotovoltaici di taglia medio/grande che andranno ad aggiungersi ai circa 25 impianti realizzati tra il 2009 ed il 2020 che oggi producono oltre 1,5 GWh annui.
Se il progetto dovesse andare in porto, la capacità produttiva del gruppo salirebbe a 18 MWp con una previsione di produzione annua di 25 GWh, pari a circa il 6% del consumo attuale. Un progetto ambizioso che prevede investimenti per 31,5 milioni di euro di cui 7 sono già stati investiti nel 2022.