Il signor Pietro Cauteri è tra i primi pazienti in Italia a poter godere della presenza del suo amico a quattro zampe Mike durante il ricovero in Ospedale. Al nosocomio di Biella, infatti, è stato appena inaugurato uno speciale reparto dove gli animali domestici possono visitare i degenti in modo che possano migliorare il loro umore velocizzando – si spera – il processo di guarigione.
Il 61enne, di origine napoletane ma emigrato a Biella, a fine giugno ha avuto un aneurisma e si trova da settimane ricoverato presso l’ospedale locale. Non vedeva il suo amico Mike dal giorno in cui ha avuto il malore. Fortunatamente è stato attivato il nuovo reparto e Pietro ha potuto riabbracciare il suo cane, proprio come quando erano a casa insieme.
Il 61enne desiderava così tanto fare ritorno da lui che dopo pochi giorni di ricovero ha ‘tentato la fuga’ firmando le carte per le dimissioni, che sono state tuttavia respinte. Per fortuna non ha dovuto attendere molto prima che a fargli visita fosse il suo Mike.
Per la realizzazione del reparto è stata adoperata un’area dell’ospedale a lungo rimasta inutilizzata, che avrebbe dovuto ospitare un bar per i parenti in attesa.
Nasce a Biella il primo reparto per pazienti e i loro animali: l’idea è partita da due infermieri
L’idea di destinare quello spazio a un nuovo reparto, unico nel suo genere, è nata più o meno nel 2019, quando due infermieri, Marco Casarotto e Stefano Di Massimo, non hanno potuto esaudire l’ultima richiesta di un anziano che voleva riabbracciare per l’ultima volta il suo Golden Retriever. All’epoca la burocrazia rese tutto impossibile. Ma i due – come hanno spiegato nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa – hanno continuato a cercare una soluzione. E grazie alla loro caparbietà le cose sono cambiate e ora i pazienti che ne fanno richiesta possono ricevere la compagnia dei propri quattrozampe.
Per rispettare le norme igieniche è stato riservato un ingresso appositamente per gli animali. Al reparto si arriva attraverso un lungo corridoio senza pazienti adornato con una tenda e dei palloncini. Una volta varcata la soglia, si ripete la magia dei ricongiungimenti.
Il signor Pietro la mattina in cui ha avuto l’aneurisma si trovava proprio insieme al suo Mike (che è un diminutivo di Michele, come ci tiene a sottolineare). Il 61enne ha rivelato di aver udito una voce – che credeva provenisse dall’al di là. Una donna che lo chiamava dicendo che il suo cane aveva fatto cadere gli occhiali. In realtà ha poi scoperto che era Mike che gli correva intorno cercando di soccorrerlo. L’uomo ha dovuto subire una delicatissima operazione al cervello, che lo ha tenuto a lungo a letto. Ora per fortuna si sta riprendendo piano piano e siamo sicuri che la presenza di Mike abbia avuto un ruolo molto importante in questo.
Al momento ci sono già altre tre prenotazioni di pazienti che desiderano ricongiungersi con i propri animali domestici. E chissà che l’esperienza dell’Ospedale di Biella non spinga anche altri nosocomi a organizzare reparti del genere.