Cosa fare in caso di punture di vespa, mentre se a pungervi è stata un’ape? Con l’arrivo della bella stagione e della vita all’aria aperta siamo più a rischio alle punture di diversi insetti, tra questi, le vespe arrecano punture più dolorose che in casi estremi possono richiedere l’intervento medico (nel caso di shock anafilattico e altre complicanze). Vedremo subito come curare le punture di vespa con rimedi pronti all’uso.
La punture di vespa (Vespula vulgaris), di solito, non costituisce un grosso problema se non per il dolore provocato nep punto dell’iniezione. Il problema si infittisce in caso di punture multiple. Alcuni soggetti sono particolarmente sensibili al veleno, in questi casi una singola puntura di vespa può scatenare una crisi grave conosciuta come shock anafilattico, che impone un’immediata somministrazione di farmaci appropriati e il trasporto al pronto soccorso.
In caso di puntura di vespa, lo shock anafilattico non è una conseguenza comune. In media si stima che solo una persona su duecento è particolarmente sensibile alle punture di insetti. In questo caso la puntura di vespa innesca una reazione anafilattica: una grave alterazione di tutte le funzioni organiche che nei casi gravi arrivano a coinvolgere il sistema respiratorio, il sistema cardiovascolare fino a causare svenimento per mancanza di irrorazione sanguigna cerebrale. Lo sock anafilattico richiede un immediato intervento medico.
Se vi state chiedendo cosa fare, cosa mettere e come curare le punture di vespe, sappiate che prima agite e meglio è. Per ridurre il dolore e l’irritazione, è possibile strofinare la puntura con foglie appena raccolte di piante aromatiche come
Può Interessarti | Esca naturale per calabroni e vespe
Con questi rimedi, non solo attenuerete il disturbo provocato dalla puntura, ma gli oli essenziali contenuti in queste piante eserciteranno un’utile azione disinfettante. Si può applicare del ghiaccio, magari raccolto in fazzoletti di stoffa, o spalmare dell’argilla impastata con l’acqua per avere un immediato sollievo e riduzione del dolore. E’ inutile l’applicazione di ammoniaca che risulta efficace solo in caso di incontri ravvicinati con meduse.
Si tratta davvero di una puntura di vespa o a pungervi è stata un’ape?
A causa della cattiva informazione, spesso si fa confusione tra punture di vespe e di api. Le punture di vespe vedono come protagonista un aculeo velenoso che non lascia mai il corpo, quindi quando vi punge una vespa non dovete rimuovere alcun pungiglione; il pungiglione che si stacca dal corpo è una peculiarità di altri insetti come le api! Quando dura il gonfiore? La durata del gonfiore varia: un paio di giorni per la puntura di vespa, mentre richiede molto più tempo in caso di punture di api.
Può interessarti | Trappole fai da te per vespe, calabroni e zanzare
Altra differenza clamorosa: con le punture di vespe il gonfiore è minimo mentre è molto più evidente in caso di puntura di ape. I sintomi e le conseguenze più comuni di una puntura di vespa sono irritazione cutanea, prurito, edema, orticaria, lieve gonfiore e dolore acuto localizzato nella zona colpita. Come già detto, lo shock anafilattico è una conseguenza meno comune.
Differenze tra vespe e api
I rimedi riportati in questo articolo sono efficaci sia in caso di punture di api, sia in caso di punture di vespe o di calabroni. Fate attenzione alla foto in alto.
Le api presentano un corpo più affusolato, ali più ampie e il colore predominante è l’ocra (3). Lo stacco tra torace e addome (2) della vespa è più visibile, inoltre il torace dell’ape risulta ricoperto da una fitta peluria (1).
Dopo aver elencato dei rimedi pronti all’uso, continuiamo a parlare di rimedi naturali rivolgendoci all’omeopatia. Sono molti i rimedi omeopatici efficaci per curare punture di vespe o di api. I rimedi che riportiamo possono essere efficaci anche per curare punture di insetti vari.
Questi rimedi omeopatici si acquistano in farmacia e la somministrazione va fatta tre o quattro volte al giorno sciogliendo 2-3 granuli in bocca.
Altre info utili possono essere reperite sul sito del Ministero della salute.