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Diete

Quali sono le carni bianche

Pubblicato da
Anna Sepe

Quali sono le carni bianche

Quali sono le carni bianche e che differenza c’è con le carni rosse. L’elenco delle carni bianche, proprietà nutrizionali e consigli per la scelta.

Le carni bianche sono molto apprezzate per chi vuole seguire una dieta ipocalorica volta alla perdita di peso e per chi ha problemi di colesterolo alto. Le carni, in generale, vengono suddivise in base al colore, abbiamo così carni bianche, carni rosse, carni nere e carni rosate. In questo articolo cercheremo di spiegarvi quali sono le carni bianche che potete introdurre nella vostra dieta e quali sono le differenze tra carni bianche e carni rosse.

Le carni bianche si prestano particolarmente alla cucina più delicata e magra. Ci sono innumerevoli modi e ricette per poterle cucinare, sia che si desideri perdere peso, sia per il semplice piacere di consumarle. Ogni taglio ha i suoi modi di essere cucinato e ci sono innumerevoli ricette dedicate. Possiamo trovare ricette esclusivamente per il petto di pollo, per la fesa di tacchino, o la coscia del coniglio. Ma approfondiamo meglio i tipi di carni bianche che possiamo trovare.

Carni bianche, elenco

L’elenco delle carni bianche è molto lungo, eppure, quando si parla di carni bianche nell’immaginario collettivo, sorgono in mente solo pochi tagli come la fesa di tacchino, il petto di pollo o la coscia del coniglio.

Tra le carni bianche abbiamo:

  • Carne di pollo o gallina
  • Pollo di grano (pollo di età compresa tra i 4 mesi e un anno)…
  • Carne di coniglio
  • Carne di lepre da allevamento
  • Carne di tacchino
  • Carne di oca (la carne bianca più grassosa e meno diffusa)
  • Carne di animali giovani come agnello e capretto
  • Altro pollame (pollastra, gallo ruspante, cappone, pollanca e galletto)
  • Carne di vitello*
  • Carne di suino*

Nell’elenco delle carni bianche vengono spesso assimilate anche le carni rosate, come quella del vitello e del suino.

Carni bianche, proprietà e valori nutrizionali

La carne bianca è considerata come carne magra perché la carne bianca a differenza di altri tipi di carni, il grasso è localizzato solo in determinate parti del corpo dell’animale e può essere rimosso con facilità. Ecco perché le cosiddette carni bianche sono privilegiate da chi soffre di colesterolo alto.

Le proprietà e i valori nutrizionali variano in base al tipo di carne e non solo, anche in base alla razza scelta e al tipo di allevamento.

Per esempio, un tacchino allevato in pieno campo avrà una carne più ricca di proteine e povera di grassi rispetto a un tacchino allevato in un allevamento intensivo dove in una piccola gabbia sono posti più esemplari con scarsa possibilità di movimento. Stesso discorso per pollo, conigli e altri animali.

Per questo motivo, è importante scegliere carni provenienti da allevamenti biologici, ovvero da animali allevati allo stato brado, in pieno campo. Quando si parla di valori nutrizionali, quelli che troviamo nei database sono valori medi, quindi il pezzo di carne che portiamo nel nostro piatto potrebbe presentare proprietà nutrizionali leggermente diverse. I valori nutrizionali sono solo indicativi ma, seppur approssimativi, possono svelarci informazioni utili sul prodotto che abbiamo di fronte. Ecco i valori nutrizionali di alcune carni bianche messe a confronto.

Carne di tacchino

La carne di tacchino è leggera, digeribile ed economica. Si presta a mille preparazioni diverse e i valori nutrizionali della carne di tacchino variano in base al taglio. Le ali, munite di pelle, sono la parte più grassa e questo vale anche per il pollo.

Tra i tagli migliori figura la fesa di tacchino (nella foto in alto, una ricetta della fesa di tacchino al forno, cotta al pari del tanto popolare roast beef di carne bovina). Ma la fesa di tacchino, che parte è? Si tratta della parte corrispondente al petto del volatile. Al supermercato possiamo trovare la fesa di tacchino (petto di tacchino) a fette o intero e si presta alla preparazione di un gran numero di piatti. Dagli hamburger di carne bianca, fino all’arrosto. Presenta un sapore delicato ed è molto apprezzata. I suoi valori nutrizionali medi, riferiti per 100 gr di prodotto, vedono:

  • Calorie: 107 kcal
  • Proteine: 24 g
  • Grassi: 1,1
  • Potassio: 382
  • Ferro: 0,80 mg
  • Calcio: 8 mg
  • Fosforo: 200 mg
  • Magnesio: 32 mg
  • Zinco: 1,1 mg
  • Rame: 0,07 mg
  • Selenio: 7 µg
  • Vit. B1: 0,10 mg
  • Vit. B2: 0,2 mg
  • Vit. B3: 6,7 mg

La carne di tacchino, privata della pelle, è particolarmente magra. Il contenuto di grassi, anche per la coscia di tacchino e altre parti, si oscilla tra 1 – 2,8%. Apporta sali minerali e ferro. Il ferro è presente in maggior quantità nei muscoli della coscia di tacchino.

La composizione in amminoacidi (quindi la qualità delle proteine contenute nella carne e nella fesa di tacchino) rendono questo alimento particolarmente digeribile.

La fesa di tacchino si può impiegare, in tutte le ricette, in sostituzione del petto di pollo.

Carne di pollo

La quantità di grassi e proteine, anche in questo caso, è legato al tipo di taglio, al metodo di allevamento, all’età e al tipo di lavorazione subita. Così come abbiamo fatto per la fesa di tacchino, anche per il pollame vi riportiamo i valori medi riferiti al petto:

  • Calorie: 114 kcal
  • Proteine: 21,3 g
  • Grassi: 1,9 g
  • Calcio: 5 mg
  • Magnesio: 25 mg
  • Ferro: 0,37 mg
  • Fosforo: 210 mg
  • Potassio: 370 mg
  • Zinco: 0,58 mg
  • Selenio: 32 µg
  • Vitamina C: 1,2
  • Vit. B2: 0,1
  • Vit. B3: 10,43
  • Folati: 4 µg

In base al tipo di allevamento e al taglio, la carne di pollo può arrivare a contenere più del 3% di grassi. Tra i trattamenti post macellazione, le carni bianche possono subire un’aggiunta o una rimozione dei grassi. Per questo al supermercato troviamo prodotti con la dicitura tipo “Con il 30% dei grassi in meno…” perché i grassi sono stati rimossi meccanicamente essendo localizzati in parti ben precisi e non diffuse tra i tessuti così come per la carne di oca e alcune carni rosse.

Differenze tra carne bianca e carne rossa

Che siano carni bianche o carni rosse, siamo di fronte a un alimento dall’elevato contenuto proteico. E’ importante ricordare che la classificazione e la differenza tra carni bianche e carni rosse non è scientifica ma appartiene alla cultura popolare.

Il colore della carne dipende dalla quantità di mioglobina ossidata presente nel tessuto dell’animale. E’ per questo motivo che il vitello rientra nell’elenco delle carni bianche o carni rosate mentre la sua controparte adulta (il manzo) è annoverato tra le carni rosse.

Meglio carni bianche o carni rosse? Il consumo della carne rossa dovrebbe avere uno spazio più limitato nella dieta settimanale. Privilegiare il consumo della carne bianca favorisce un minor apporto calorico e soprattutto un minor apporto di colesterolo. Ciò non significa che le carni rosse vanno completamente bandite, ma solo che, durante la settimana è opportuno privilegiare il consumo della carne bianca (come il coniglio, il petto o la fesa di tacchino) introducendola in una dieta ben bilanciata. Per altre informazioni: quanta carne consumare a settimana.

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Anna Sepe