Ecco come vanno gestiti i rifiuti elettronici, cosa prevede la legge in materia e quali sono i comportamenti da non adottare
Tanti rifiuti che accumuliamo in casa e che rientrano nell’ambito dei cosiddetti rifiuti speciali, rappresentano un vero cruccio per le famiglie. Dove si devono buttare e come smaltirli correttamente? Una domanda che tante persone si sono rivolte almeno una volta nella vita, senza trovare adeguata risposta.
In questo articolo vi spiegheremo come gestire i cosiddetti Raee, e cioè i rifiuti speciali. Se abbiamo in casa una lampadina, un smartphone o una batteria che non ci serve più, trattandosi di rifiuti speciali, dobbiamo sapere che occorre adoperarsi nel modo giusto per non impattare negativamente sull’ambiente e sul suolo. In ogni comune esistono aziende specializzate nel settore e autorizzate a svolgere proprio questa funzione che comporta un trattamento e una gestione ad hoc.
Nel 2003 una direttiva dell’Unione Europea aveva introdotto l’obbligo di smaltire i Raee in maniera adeguata. Il nostro paese ha recepito e reso operativa questa direttiva nel 2008. Chi ha in casa una lampadina, un frigorifero, uno spazzolino elettrico o un frullatore, non dovrà preoccuparsi anche perchè esistono dei sistemi appositi di smaltimento. A questi dispositivi si sono aggiunti ultimamente anche le chiavette USB, le biciclette elettriche e le ciabatte. Se questi dispositivi vengono smaltiti correttamente si tutela l’ambiente e si dà la possibilità di rimettere in circolo alcuni componenti che possono essere validamente riciclati. I Raee vanno sempre trattati secondo precise regole e normative negli impianti.
La prima regola da rispettare assolutamente è che questi rifiuti elettronici non vanno mai smaltiti assieme agli altri rifiuti. Non si deve mai gettarli nella raccolta dell’indifferenziato, né con i rifiuti di plastica o di vetro. Anche tenerli in casa senza utilizzarli può essere inquinante oltre che pericoloso. Una batteria ormai in disuso potrebbe perdere dell’acido, una sostanza che può essere nociva per la salute di chi vive in casa.
Per gestire questi rifiuti elettronici occorre portarli materialmente presso gli appositi centri ecologici del proprio comune di residenza, dove si provvederà al corretto trattamento e al successivo riciclo. Il alternativa ci sono anche i negozi elettronici dove è possibile effettuare la raccolta degli oggetti elettronici in disuso o rotti oppure nei supermercati che svolgono questa funzione.
Diverso è il caso degli elettrodomestici. In questo caso la normativa vigente prevede che si possa dare indietro quello non più funzionante quando l’azienda che trasporta l’elettrodomestico nuovo viene in casa a fare la consegna. Per quanto concerne le Raee di piccole dimensioni, basta recarsi al negozio anche senza nessun obbligo di acquisto e chiedere di depositare in appositi contenitori il dispositivo elettronico da smaltire.