Il riscaldamento a pavimento è una forma di riscaldamento domestico sempre più richiesta e sempre più installata, soprattutto nei nuovi edifici. Ma conviene? Quali sono i prezzi? Quali i pro e i contro?
Cerchiamo di saperne di più, svelando tutto quello che devi assolutamente sapere sul riscaldamento a pavimento prima di acquistarne e installarne uno!
I prezzi del riscaldamento a pavimento sono generalmente più elevati rispetto ai prezzi di altre forme di riscaldamento domestico. Tuttavia, a tali costi più elevati occorre porre – sull’altro piatto della bilancia – il fatto che questo riscaldamento può garantire un miglior comfort in termini di omogeneità di temperatura, e una durata nel tempo davvero invidiabile.
Inoltre, il risparmio energetico ottenibile mediante questo impianto potrebbe creare importanti benefici fin dalle prime bollette: un’altra ragione in più per poter valutare l’installazione del riscaldamento a pavimento in occasione di nuove costruzioni o di ristrutturazioni di costruzioni già presenti.
Detto ciò, il costo del riscaldamento a pavimento parte generalmente da 40-50 euro al metro quadro, per poter variare poi, anche sensibilmente, sulla base dei materiali utilizzati.
Dei principali vantaggi del riscaldamento a pavimento abbiamo in parte già detto rammentando la migliore qualità della vita e la possibilità di ottenere un risparmio energetico particolarmente sensibile, amplificato altresì dalla possibilità di fruire delle agevolazioni fiscali attualmente in essere per gli interventi di questa categoria.
Naturalmente, questo non significa che non vi siano svantaggi o, comunque, dei punti di particolare attenzione.
In maniera specifica, ti invitiamo a considerare il fatto che i costi del riscaldamento a pavimento sono piuttosto elevati, e che – anche se è vero che la spesa necessaria per questi impianti può essere ammortizzata nel tempo – spesso occorre stanziare un budget più ampio di quanto si possa pensare.
Si tenga anche in considerazione il fatto che gli impianti di riscaldamento a pavimento possono essere installati solo dietro ristrutturazione ampia del proprio appartamento, considerato che deve essere installato sotto le mattonelle.
Molte persone che in questi mesi hanno valutato la possibilità di installare il riscaldamento a pavimento si domandano quale sia la temperatura raggiungibile mediante tale impianto.
Ebbene, la normativa europea prevede una temperatura massima per zona occupata di 29 gradi, e per zone perimetrali di 35 gradi, con temperatura dell’aria di 20 gradi. Per il bagno la temperatura massima superficiale non deve essere maggiore id 9 gradi di rispetto alla temperatura dell’ambiente.
Per quanto invece riguarda la temperatura minima, questa è consigliata essere almeno pari a 19 gradi l fine di non creare discomfort alle persone, sedute o in piedi.
Il riscaldamento a pavimento dà problemi? È questa una domanda abbastanza comune da parte di chi si sta avvicinano proprio ora alla possibilità di valutare un simile lavoro.
Come ogni impianto, anche quello a pavimento può d’altronde aprire margini di pregiudizio anche piuttosto importanti, sebbene – in caso di corretta installazione – le attività di manutenzione siano praticamente minimi.
Può comunque capitare che una singola zona del pavimento non scaldi a dovere, a causa di una valvola a spillo appiccicosa sotto un attuatore o al blocco dell’attuatore stesso. Può altresì capitare che il termostato non funzioni o sia difettoso: dalle batterie esaurite e a una errata lettura di temperatura dovuta a uno strato di polvere, le cause di tale problema sono numerose.
Si tenga anche conto che l’impianto di riscaldamento a pavimento è piuttosto complesso, e che numerosi componenti possono entrare in gioco nel suo meccanismo: si pensi dunque ai problemi che possono essere creati dalla pompa di circolazione, dai relais della pompa sui quadri elettrici, alle valvole, alle caldaie, alle schede di cablaggio e altro ancora.
Se ti stai domandando quanto spessore occupi un riscaldamento a pavimento, la risposta è presto detta: per lavorare in condizioni ottimali è necessario che vi sia almeno uno spessore di 15 centimetri.
Naturalmente, non tutto questo spessore sarà occupato dal vero e proprio “pavimento”! In particolare, almeno 3-4 centimetri saranno rappresentati dal massetto, 3-5 centimetri dalle tubazioni e dalla sostanza isolante, 5-8 centimetri dallo spazio necessario per poter far agevolmente passare le tubazioni idrauliche ed elettriche. C’è poi lo spazio per la finitura, che di norma oscilla da 1 a 3 centimetri, a seconda della tipologia di piastrelle, parquet o cotto (o altro materiale ancora) che si desidera porre.
A margine di questo nostro approfondimento sul riscaldamento a pavimento dovrebbe essere piuttosto chiaro che ci troviamo davanti a un impianto complesso, installabile solo a fronte di corposi lavori di ristrutturazione e, soprattutto, dalla difficile stima dei prezzi e dei consumi.
Questo non dovrebbe comunque indurti a rinunciare all’idea di installare un riscaldamento a pavimento, ma dovrebbe solamente consigliarti di valutare con grande attenzione, e con l’aiuto di un esperto, la sua scelta e la sua posa in opera.
Scoprirai così come in molti casi il risparmio ottenibile con questo impianto è davvero notevole, e ben in grado di giustificare un costo iniziale più elevato.