Il cambiamento climatico e il surriscaldamento globale causano gravi problemi nel Pianeta. Spesso di crede che lo scioglimento dei ghiacciai comporti conseguenze solo ai mari, ma non è così. Il cambiamento climatico infatti provoca anche il problema della scomparsa dei fiumi. Conosciuto come River Piracy, questo fenomeno è sempre più studiato dagli esperti.
A preoccupare gli scienziati è in particolare quello che sta succedendo all’Alsek River in Alaska. Questo fiume infatti potrebbe essere d’esempio in quanto simili episodi sono ormai destinati a riguardare anche altri fiumi. Gli effetti sugli ecosistemi che avrebbe la scomparsa dei fiumi è infatti davvero grandi. Proprio per questo gli studiosi si stanno impegnando per comprendere qualcosa in più sul fenomeno.
La scomparsa dei fiumi: un fenomeno preoccupante
La scomparsa dei fiumi è un fenomeno conosciuto in tutto il mondo con il nome di River Piracy. Tale fenomeno è identificabile con la deviazione di un corso d’acqua in un altro a causa dell’erosione. Alcuni esperti della Calgary University hanno affermato che il problema è legato al cambiamento climatico. Le temperature sempre più alte infatti causano lo sciogliemnto dei ghiacciai. Proprio la ritirata dei ghiacciai è una delle cause del River Piracy.
Il primo caso noto è stato documentato da Dan Shugar e risale al 2016. Lo scioglimento del ghiacciaio Kaskawulsh ha provocato la deviazione del Slims River verso est. Questo è avvenuto in Canada, per precisione nello Yukon. La foce del fiume si è spostata passando dal Mare del Bering al Golfo dell’Alaska.
Eventi come questi sono sempre meno rari e con il tempo diventeranno abituali. Il problema quindi è sempre più attuale e non a caso gli scienziati oggi sono molto attenti a ricerche su questo argomento. Per capire meglio i fenomeni di questo tipo, alcuni esperti guidati dal geologo Michael Loso hanno fatto studi sull’Alesk River.
Questo fiume nasce sul Monte St Elias in Canada e scorre verso l’Oceano Pacifico. Alla fine del suo corso sfocia nella Dry Bay. A fare da barriera al fiume c’è il Grand Plateau Glacier, dello spessore di 350 m. Questo ghiacciaio sta perdendo sempre più massa e si sta ritirando in modo davevro rapido. Secondo i ricercatori infatti nei prossimi 30 anni la foce del fiume si sposterà di ben 28 km a sud-est rispetto ad oggi.
Questo porterà l’Alesk River nella riserva naturale della Glacer Bay e di conseguenza molte attività legate al fiume saranno vietate. Una volta entrato nella riserva infatti sarà impossibile pescare e anche fare rafting.
Si comprende quindi che lo spostamento del fiume causerà dei cambiamenti comportamentali da parte delle persone.