Esistono dei rituali mattutini che facciamo senza che ce ne rendiamo conto e che potrebbero compromettere il giusto risveglio. Capita spesso di sentirsi spossati e ancora molto stanchi nonostante le ore di sonno dormite. Dati scientifici alla mano, ci sono delle abitudini e dei rituali mattutini che sarebbe meglio evitare affinché la giornata non parta in salita.
Esistono degli ‘errori’ da appuntare e da non commettere per garantirsi un buon risveglio ed essere pronti ad affrontare l’inizio di un nuovo giorno con meno fatica.
Molto spesso tendiamo a posticipare il suono della (temibile) sveglia più di una volta prima di spegnerla definitivamente ed alzarci dal letto. Secondo quanto riportato da esperti del sonno questa è una pessima abitudine “perché se dopo aver schiacciato il tasto, cadete in un sonno profondo, il risveglio sarà ancora più traumatico e quando vi dovrete necessariamente alzare, vi sentirete uno straccio”.
Una volta svegli poi sarebbe meglio non restare rannicchiati sotto le coperte ma allungare e stirare pian piano tutti i muscoli. Il suggerimento arriva dalla psicologa di Harvard, Amy Cuddy, secondo la quale «le persone che fanno stretching quando sono ancora nel letto affrontano la giornata più felici e fiduciose, mentre chi si rannicchia sotto alle coperte tende a svegliarsi più stressato».
Guai a controllare messaggi e casella di posta un attimo dopo aver aperto gli occhi. La tentazione è tanta, ma come spiega Julie Morgenstern nel libro “Never Check Email in the Morning“, «se si inizia la giornata in questo modo, poi non si riesce più a recuperare e si viene sopraffatti da un turbinio senza fine di richieste, scadenze, imprevisti e problemi, anche se in realtà non c’è quasi nulla di tutto questo che non possa aspettare un’ora prima di essere affrontato».
Un altro mito da sfatare è quello di lasciare il letto disfatto. Al contrario, rimetterlo a posto è un gesto cruciale per innescare una serie di reazioni a catena che facilitano l’assunzione di altre buone abitudini.
Tenere le luci spente o le tende chiuse per prepararsi appena svegli, potrebbe sembrare il modo più soft (e quindi migliore) per iniziare una nuova giornata. In realtà non è così perché il nostro orologio interno è sensibile alla luce e all’oscurità e per assicurarsi un buon risveglio meglio accendere la luce, soprattutto se fuori è ancora buio.
Di mattina meglio non improvvisare. Se siamo soliti avere delle piccole abitudini, come accendere lo stereo, bere acqua, telefonare ad un amico, discipliniamole in una sorta di routine di modo che il cervello le possa eseguire in automatico, conservando così le risorse mentali per quando ne avrà realmente bisogno.