La famosa attrice Sandra Milo ha adottato il Levriero Jim, salvato dalle corse commerciali in Irlanda grazie alla associazione Pet Levrieri. La presidente Stefania Traini ha voluto denunciare la situazione di questa razza di cani in Irlanda.
“Nessuno ti costringerà più a star chiuso in un box nel quale mangiare senza poter uscire se non per gareggiare, nessuno ti priverà delle cure e delle attenzioni di cui avevi bisogno, nessuno ti negherà l’amore, nessuno ti obbligherà più a essere il migliore per salvare la tua stessa vita“. Così Sandra Milo ha voluto dare il benvenuto al suo nuovo amico a quattro zampe Jim, uno dei cani sfruttati per le corse commerciali.
Jim è un Greyhound, un levriero che veniva usato per le corse dei cani in Irlanda. La sua partecipazione alle competizioni è registrata dall’agosto del 2019 fino a giugno del 2021 quando le corse sono state messe in pausa per la pandemia da Covid.
La presidentessa di Pet Levrieri, Stefania Traini, ha spiegato: “La carriera di questi cani è molto breve, quindi era destinato a essere soppresso. Le corse di cani in Irlanda sono legali così come la soppressione dei Greyhound per motivi economici. E Jim non fa eccezione, anche lui è nato e allevato allo scopo di gareggiare nelle corse commerciali“.
Di Jim non si sa nulla se non della sua carriera sportiva dato che i cani vengono registrati sono nel momento del loro ingresso nel circuito ufficiale:
“Quando nascono i Greyhound i loro trainer, coloro che li allenano e ricavano dalle loro vincite, non sono tenuti a denunciarne il numero esatto, ma solo l’esistenza di una cucciolata. Per questo non sappiamo precisamente l’età di questi levrieri che di fatto “nascono” solo al momento dell’esordio, quando hanno tra i 15 e i 18 mesi“.
Purtroppo le corse dei cani sono una pratica molto diffusa in Irlanda ma poco conosciuta al di fuori dei confini irlandesi. Secondo le stime di Pet Levrieri, sono migliaia i Greyhound uccisi ogni anno: “Le stime ufficiali parlano di 7mila individui, ma noi sappiamo che sono almeno 10mila”.
I Greyhound, come i Galgo spagnoli, sono cani molto grandi e veloci che vengono impiegati nel racing, ovvero le corse commerciali. Come succede con i cavalli, anche il racing si basa sul sistema delle scommesse sportive.
Il cane Jim di Sandra Milo proviene dalle Puppy mills dei corridori in cui le fattrici mettono al mondo tanti cuccioli fino a quando non muoiono o non sono più fertili.
“I cuccioli restano con la madre fino ai due mesi e mezzo – racconta Traini – Dopo questo momento vengono lasciati a loro stessi, come “alberelli”, senza interazione con gli esseri umani. Viene fatto per dare modo ai trainer di iniziare a valutare se i cani hanno le caratteristiche fisiche e caratteriali adatte alle corse: competitività, cineticità, predatorietà“.
Una volta che vengono individuati i corridoi, inizia l’allenamento. Hanno tra i 10 e i 15 mesi mentre i cani scartati vengono uccisi. Il loro numero è molto alto perché in queste “fabbriche di cuccioli” si fa fa overbreeding, “cioè si fanno nascere più cani possibile alla ricerca di un campione“.
Quando raggiungono i 15 – 18 mesi, sono pronti a gareggiare e solo in questo momento iniziano ad esistere ufficialmente. “A questo punto – chiarisce la presidentessa dell’associazione – i cani selezionati per gareggiare nei campionati ufficiali vengono tatuati con un numero di riconoscimento all’interno delle orecchie”.
Tutti gli altri che sono idonei alla corsa ma non potenziali campioni, vengono soppressi oppure vengono venduti all’estero. Ma vengono anche impiegati in campionati minori in Spagna e nel sudest asiatico. In quest’ultimo caso si tratta di un commercio che vive nella più totale illegalità.