Il mondo dei motori vive negli ultimi anni una costante evoluzione, con una sempre maggiore attenzione riservata all’ambiente e all’ecosostenibilità nello sviluppo dei nuovi modelli. Non solo nel campo dell’automobile, ma anche in quello delle due ruote si progettano sempre più modelli ecocompatibili e ad emissioni zero, con motore elettrico o ibrido.
Se tradizionalmente eravamo portati a considerare le moto Yamaha, Suzuki o Honda come grandi fonti di inquinamento, ora queste e molte altre case produttrici si stanno adoperando per produrre modelli ecologici, che spaziano dalle due ruote da strada e da pista, fino agli scooter usati nelle città.
Tra gli scooter elettrici che stanno prendendo piede, si può citare l’ormai celebre CargoScooter, lanciato dalla casa padovana Oxygen. Questi modelli di scooter, usati anche dalle poste svizzere, sono in grado di trasportare fino a 90 kg ed hanno un costo di circa 5.500 euro. Purtroppo il costo elevato è dovuto soprattutto al prezzo delle batterie al litio, ma le emissioni zero di questo scooter possono comunque portare ad un risparmio a lungo termine.
Anche la Piaggio ha investito molto sull’ambiente, realizzando il primo scooter ibrido al mondo, il Piaggio mp3 Hybrid, prodotto in parte anche con plastica riciclata. Si tratta di un modello a tre ruote con doppio sistema di propulsione, a combustione ed elettrico, con le batterie che possono essere ricaricate direttamente dalla presa elettrica di casa.
Ma il motore elettrico sta prendendo piede anche tra le moto da strada e da corsa, un settore finora molto scettico verso le innovazioni di questo tipo. Si tratta di modelli spesso ancora in via di sviluppo, dal design futuristico e dalla tecnologia sperimentale, che in molti casi non possono considerarsi più che semplici prototipi.
Esistono però anche diversi modelli già affermati, che addirittura si sfidano in competizione in un campionato mondiale. L’FIM ha dato spazio al campionato mondiale e-Power per moto elettriche, che si corre in concomitanza con i MotoGP ufficiali per sfruttare la visibilità delle più note moto, quali ad esempio Yamaha e Ducati con motore a combustione. Accanto all’FIM e-Power esiste anche un campionato parallelo chiamato TTXGP. In entrambe le competizioni le moto italiane hanno un ruolo importante, in particolare nell’e-Power dove la nostrana Betti Moto lotta costantemente per le prime posizioni.