Gli scienziati hanno scoperto che l’uovo di epoca romana appartiene all’uccello più antico del mondo e contiene del liquido
Ad alcuni anni di distanza dal momento del ritrovamento dell’uovo di un mammifero risalente a circa 1.700 anni fa, gli esperti che lo hanno sottoposto ad alcune indagini di laboratorio, hanno reso pubblici i primi risultati che hanno dato esiti davvero sorprendenti. Si tratta dell’uovo che nel 2019 venne scoperto all’interno di un sito archeologico di epoca romana con sede a Berryfield, nei pressi del Buckinghamshire, che si trova in Inghilterra sudorientale.
Cinque anni fa fu l’organizzazione Oxford Archaeology a dare il grande annuncio del ritrovamento di questo uovo stranamente rimasto intatto, nonostante siano trascorsi oltre 300 anni. Le scansioni alle quali è stato sottoposto il reperto hanno dato esiti inattesi, rivelando l’identità di quest’uovo e il suo contenuto.
Si tratta di un uovo che appartiene all’uccello più antico del mondo. Gli esami hanno rivelato che quest’uovo si è preservato in modo naturale, perfettamente integro e con del liquido all’interno. Secondo gli esperti, l’integrità della struttura dell’uovo sarebbe da accreditare alle particolarità del luogo dove è stato depositato e cioè a ridosso della strada Akeman. Un microambiente in cui i reperti si conservano in maniera impeccabile che ha rappresentato il luogo perfetto in cui le uova, probabilmente, venivano donate come offerta alle divinità.
L’uovo si è conservato intatto prima che il professor Edward Biddulph, supervisore dello scavo, ne scoprisse l’esistenza nel 2019. Una volta ritrovato, il reperto eccezionale è stato conservato in maniera accurata prima della sottoposizione alle analisi di rito effettuate dall’Università del Kent.
L’uovo è stato scansionato con una micro-TAC, in grado di generare immagini tridimensionali che hanno rivelato la presenza di liquido al suo interno ma anche una bolla d’aria anomala. Una scoperta che rende questo reperto naturale davvero unico. “Siamo rimasti tutti stupiti nel sentire che l’uovo è ancora più raro di quanto pensassimo e, con il suo centro liquido intatto, è l’unico esemplare conosciuto di questo tipo al mondo!” sono state le affermazioni dei dottori Douglas Russell e Arianna Bernucci, il cui ruolo è quello di studiare e preservare uova e nidi di uccelli presso il Museo di Storia Naturale di Londra.
Adesso l’obiettivo ambizioso sarà quello di riuscire a prelevare piccole quantità di questo liquido che dovrà essere sottoposto a nuove analisi. L’operazione delicatissima richiederà cautela e accuratezza, anche perchè la struttura dell’uovo secolare è molto fragile e quindi potrebbe andare in frantumi. “Non vediamo l’ora di vedere cosa possiamo imparare da questo reperto incredibilmente prezioso” è stato il pensiero espresso dagli esperti. Dagli esiti di queste indagini, gli studiosi potranno trarre delle conclusioni importanti e non si escludono altri colpi di scena.