Uno studio ha messo in evidenza i maggiori danni che effettuano gli insicuri e le persone con un temperamento aggressivo.
L’analisi è stata condotta dal dottor Jorge Laval, della scuola di ingegneria civile e ambientale dell’Institute of Technology della Georgia, in Atlanta. Lo studio è stato portato a termine in Francia, all’Università di Lione dove il dottor Laval ha evidenziato come i conducenti aggressivi e timidi provocano notevoli rallentamenti, bloccano il traffico e, di conseguenza, aumentano la quantità di smog rilasciata dal veicolo.
Teoricamente, se tutti gli automobilisti assumono uno stile di guida simile, il traffico non si arresterebbe mai. In situazioni di vita reale, il comportamento dei conducenti aggressivi è dannosissimo: i piloti rabbiosi frenano bruscamente e in più, in un secondo momento sono costretti a rallentare per assicurarsi un divario con l’auto che li precede.
Al contrario, i piloti introversi, insicuri e più timidi, tendono ad aumentare sempre di più la “distanza di sicurezza“: quando l’auto che li precede diminuisce l’andatura di marcia, questi sono portati a guidare ancora più lentamente!
La reazione a catena che si genera è intuibile: tutte le vetture che seguono un conducente timido o aggressivo avranno una grossa caduta di velocità. Il dottor Eddie Wilson, esperto di traffico alla Bristol University ha affermato: “Il punto esatto in cui inizia un ingorgo è difficile da individuare anche perché di solito causa una coda che raggiunge 20 miglia. La mia sensazione è che molto sia influenzato dai cambiamenti di corsia, in particolar modo quando sono presenti incroci…“
Anche in questo caso cioè in presenza di incroci, una guida più conforme ed omogenea risolverebbe la situazione rendendo il traffico più fluido. A questo proposito, i ricercatori della Cornell University di Ithaca, suggeriscono l’adozione di piloti automatici.
Robot intelligenti capaci di guidare veicoli potrebbero essere utilizzati per alleviare il problema degli ingorghi, soprattutto negli ambienti urbani. I produttori di automobili, tra cui Toyota, General Motors e Mercedes, sono già in via di sviluppo per produrre computer di bordo capaci di controllare l’automobile.
Via | Telgraph.co.uk