Artrite, sintomi per riconoscerla. Dai primi sintomi da cogliere alle differenze con l’artrosi. Dai sintomi dell’artrite reumatoide a quelli dell’osteoartrite. Consigli sugli esami clinici e diagnosi.
Vi state chiedendo se il dolore e la rigidità che percepite a livello del ginocchio, dei fianchi o delle dita possano essere causati dall’artrite? Ecco qualche nozione per capirlo.
Attenzione! Per una diagnosi precisa bisogna consultare un medico! Nell’attesa di fissare un appuntamento, questo articolo vi potrà tornare utile.
Nessuno è immune a fastidiosi dolori occasionali ma quando il dolore articolare persiste ed è accompagnato da rigidità, potrebbe trattarsi di artrite.
Esistono più di 100 condizioni mediche etichettate con il termine artrite ma per semplicità, in questo articolo, parleremo delle due condizioni più comuni: l’artrite infiammatoria, nota come artrite reumatoide e l’artrite meccanica, nota come osteoartrite o osteoartrosi. Entrambe le condizioni sono spesso caratterizzate da sintomi articolari correlati.
Per le differenze tra artrite e artrosi vi rimando alla pagina di approfondimento: differenze tra artrosi e artrite. Nell’approfondimento parlo dei primi sintomi e metto a confronto i sintomi dell’artrosi con i sintomi dell’artrite.
I sintomi più comuni dell’artrite vedono una sensazione di dolore articolare, cioè che coinvolge ginocchia, fianchi, polsi… anche mal di schiena, dolore al collo e gonfiore alle articolazioni possono essere sintomi di artrite.
“Dolori articolari” è piuttosto vago come sintomo. Allora come facciamo a capire quando si tratta di artrite? Mentre “dolori articolari” e “rigidità articolare” sono i sintomi più spesso associati all’artrite, vi sono altri segnali piuttosto specifici. Ecco quello che dovete sapere per capire se si tratta di artrite.
Prima di vedere i sintomi dell’artrite di tipo osteo-artrite, cerchiamo di capire di cosa si tratta. Che cos’è l’osteoartrite o osteoartrosi.
È una delle cause più comuni di disturbi dolorosi, colpisce circa il 10% della popolazione adulta generale, e il 50% delle persone che hanno superato i 60 anni di età.
Durante il manifestarsi di tale patologia nascono nuovo tessuto connettivo e nuovo osso attorno alla zona interessata. Generalmente sono più colpite le articolazioni più sottoposte ad usura.
Durante il colloquio con il medico, per una corretta diagnosi, dovete conferirgli quando si verifica il dolore, in che modo, le parti coinvolte e che tipo di dolore è. I sintomi dell’osteoartrosi e nozioni che vi aiuteranno a individuare questa patologia:
L’artrite reumatoide fa pensare a quel vecchio aforisma di Forrest Gumb. “L’artrite reumatoide è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!“. Questa frase sottolinea, ironicamente, la fitta sintomatologia che accompagna l’artrite reumatoide.
Purtroppo l’artrite reumatoide colpisce a prescindere dall’età. Il caso più “precoce” documentato è quello di una ragazza texana, Katie Stewart che oggi ha 34 anni e le è stata diagnosticata l’artrite reumatoide quando ne aveva solo 23.
L’artrite reumatoide è una poliartrite infiammatoria cronica, anchilosante e progressiva a patogenesi autoimmunitaria, principalmente a carico delle articolazioni sinoviali. Qui il decorso è drammatico perché l’artrite reumatoide, in alcuni casi, può provocare deformazione e dolore che possono portare fino alla perdita della funzionalità articolare.
I pazienti descrivono i sintomi dell’artrite reumatoide come bruciore o dolore palpitante che fa così male da intaccare anche le capacità di concentrazione. In alcune giornate, gli stessi pazienti non percepiscono neanche uno dei sintomi correlati all’artrite reumatoide, nonostante l’accurata diagnosi e la presenza del disturbo.
L’artrite reumatoide vede alcuni sintomi che nessuno penserebbe di associarli all’artrite. Questi sintomi dell’artrite reumatoide possono includere:
Durante il colloquio con il medico, lo specialista vi farà molte domande sul tipo di dolore che percepite e come questo invalida la vostra vita.
Prima di consultare il medico, cercate di prendere consapevolezza del tipo di dolore che provate così da dargli informazioni quanto più chiare e complete possibili. Il medico sa svolgere il suo lavoro ma di certo non ha una sfera di cristallo per indovinare come vi sentite! In particolare, nel descrivere il vostro dolore, specificate se si tratta di un dolore acuto occasionale o costante, se l’articolazione “vi tira”, vi brucia, se si intorpidisce (provate sensazioni di calore), se è un dolore pulsante, intermittente, bloccante, se vi sentite “grattugiare” all’interno dell’articolazione… Molti pazienti descrivono così i loro sintomi.
Le persone che soffrono di artrite reumatoide o osteoartrite dovrebbero tenere informato il loro medico circa il decorso sintomatologico. Cercate di capire come e quando i sintomi iniziano. Provate a tenere un diario di come vi sentite ogni giorno in base alle attività che svolgete. Cosa vi dà senso di conforto e quando il dolore peggiora.
L’ansia e la depressione si possono verificare con qualsiasi patologia cronica, e l’artrite non fa eccezione. Se state lottando con un dolore, consultate un medico per capirne la fonte.
Tra gli esami e test clinici disponibile vi sono i classici prelievi del sangue, in particolare la PCR (proteina C reattiva), la VES (velocità di eritro-sedimentazione) e il fattore reumatoide. L’esito di questi esami, da solo, non può rappresentare una diagnosi certa di artrite reumatoide.