Lo smaltimento dell’olio è uno dei passaggi più delicati ed importati della raccolta differenziata. L’olio esausto, sia esso di frittura o del motore, deve essere correttamente smaltito. Quando si tratta di smaltire l’olio di frittura, ognuno ha le sue abitudini ma troppo spesso queste sono errate: c’è chi lo getta nello scarico del lavello o del water, ignorando le gravi conseguenze di questi gesti.
Oli esausti, i danni di un cattivo smaltimento
Il cosiddetto “olio fritto“, non è ne’ biodegradabile, ne’ organico, è più leggero dell’acqua quindi tende creare uno strato superficiale dallo spessore di 3-5 centimetri che impedisce ai raggi solari di penetrare causando gravi danni agli ecosistemi acquatici. Pensate che se solo un litro di olio esausto giunge alle falde, renderà la stessa acqua non potabile!
Se chi ha il giardino pensa di poter usare l’olio di frittura come concime o di poterlo gettere in giardino, si sbaglia di grosso: l’olio fritto impoverisce il terreno e impedisce la formazione di quei microrganismi necessari alla vita delle piante.
Come smaltire l’olio di frittura
- Procuratevi un contenitore abbastanza capiente (potete riciclare i vecchi contenitori dei detersivi/ammorbidenti per lavatrice, di quelli dalla bocca larga) dove accumulare l’olio fritto non più utilizzabile.
- Dopo aver fritto un alimento, lasciate raffreddare l’olio e versatelo nel contenitore.
- Informatevi se il vostro comune di residenza ha un sistema di raccolta differenziata dell’olio e depositate il contenitore colmo fuori casa nelle giornate in cui avviene la raccolta. Se non è prevista alcuna raccolta differenziata dell’olio, dovrete prendervi la briga di consegnarlo nelle apposite isole ecologiche.
Per conoscere il punto di raccolta dell’olio più vicino casa vostra, il “Consorzio obbligatorio degli oli usati” ha attivato il numero verde 800 863 048. L’utente vi indicherà il punto di raccolta più vicino dove si potrà consegnare gratuitamente l’olio usato. Segnaliamo che molti distributori di benzina provvedono alla raccolta degli oli esausti sia di natura vegetale (olio di frittura) che da combustibili fossili (olio del motore).
Grazie al Consorzio, l’Italia e l’ambiente hanno ottenuto ottimi risultati: oltre 4,90 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato raccolto e circa 3 miliardi di euro risparmiati sulle importazioni di petrolio. Oggi, l’Italia si colloca ai vertici in Europa per percentuali di lubrificante usato raccolto ed è al primo posto per la percentuale di olio usato rigenerato.
Smaltimento olio usato, il punto di raccolta più vicino
Chi abita a Monza può provvedere allo smaltimento dell’olio esausto consegnado i contenitori presso Lombarda Recuperi Srl, in Via Barcellona, 13, Sesto San Giovanni. Chi abita a Milano, invece, può recarsi alla Mecomer SRL in Via Tecchione, 46. Chi abita a Roma può smaltire l’olio usato presso la NIECO SPA di via Amaseno, 46. Esistono siti di raccolta dell’olio esausto in tutta Italia, quelli appena citati appartengono al Consorzio obbligatorio degli oli usati che ha allestito una mappa interattiva per individuare il punto di smaltimento più vicino, la mappa è disponibile a questo indirizzo.
Smaltimento olio motore
Per quanto riguarda l’olio esausto del motore dell’auto, la mossa più furba è evitare il “fai da te” e provvedere al cambio dell’olio direttamente presso un meccanico che provvederà automaticamente allo smaltimento dell’olio esausto. Chi ha necessità di smaltire l’olio esausto del motore può farlo consegnandolo a uno dei punti raccolta del Consorzio.
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