La prossima storia parla di un cagnolone salvato pochi minuti prima che venisse abbattuto in un rifugio conosciuto tristemente per l’altissimo numero di cani mandati a morire con l’eutanasia. La maggior parte di questi erano effettivamente malati e non vi era realmente un’altra scelta. Ma per Robin era diverso. Il cagnolone era stato portato al rifugio per essere curato. Aveva una zampa rotta, ma per il resto godeva di una buona salute. Si sarebbe potuto riprendere.
I dirigenti del canile tuttavia hanno optato per l’abbattimento. Fortunatamente per lui, i volontari di Veterinary Ranch hanno fatto irruzione all’interno del rifugio proprio mentre Robin veniva preparato per essere addormentato per sempre. I membri dell’associazione hanno quindi fermato tutto e hanno proposto di prendere il cagnolone con sè.
Robin si era così spaventato per la situazione che non appena i volontari lo hanno liberato non è riuscito a controllarsi e ha iniziato ad abbracciare tutti in segno di ringraziamento. Dalle visite effettuate dai veterinari dell’associazione si è appurato che Robin avesse solo una ferita alla zampa e nient’altro.
Per il resto era un cagnolone vispo e in salute. E, soprattutto, ama gli abbracci, come si può notare dal video pubblicato sul web dall’associazione.
I volontari hanno raccontato che ogni volta che si avvicinano per abbracciarlo, lui inizia a scodinzolare dalla gioia: “E’ la sua cosa preferita in assoluto!”
Salvato 5 minuti prima di essere abbattuto: Robin è stato adottato!
Vet Ranch gli ha dato tutte le cure di cui aveva bisogno e lo ha preparato per l’adozione. Appena un mese dopo una famiglia si è fatta avanti per adottarlo, affascinata dalla sua incredibile personalità e dai suoi teneri abbracci. La sua nuova proprietaria ha assicurato che sarà amato e viziato fino alla fine dei suoi giorni. Ed è davvero difficile non crederle considerando che il modo in cui Robin mostra la sua gratitudine è in grado di sciogliere qualsiasi cuore, anche il più freddo.
Come sono regolati gli abbattimenti in Italia
L’eutanasia è una pratica medica che viene solitamente adottata in presenza di una grave sofferenza non alleviabile o curabile o quando rappresenta una grave minaccia per la salute delle persone (soprattutto in caso di animali selvatici). In Italia è regolata, nel caso degli animali, con alcune leggi come la la 189/04 e la 281/91.
La decisione finale spetta al veterinario, che dovrà valutare alcune condizioni come:
- l’assenza di terapie alle quali il cane può rispondere, anche solo per alleviare la sua sofferenza
- il grado di sofferenza patita dal cane
- l’aspettativa di vita
- le condizioni in grado di assicurare la dignità dell’animale (es. mancanza di autosufficienza nell’alimentazione o nell’espletamento delle sue funzioni corporali