La Sterna Inca è uno splendido uccello in via di estinzione dai lunghi e curiosi baffi bianchi che servono soprattutto a socializzare
La Sterna Inca è uno degli uccelli più belli e interessanti del panorama ornitologico. In genere è possibile scorgerne la presenza lungo la costa del Pacifico dal Perù settentrionale al Cile centrale. Questo uccello è facilmente riconoscibile per via del suo corpo grigio scuro, il becco e gli artigli rosso-arancio e i suoi adorabili baffi bianchi.
È un abile volatore che piomba e si libra prima di tuffarsi verso la sua preda. A volte strappa pezzi di carne di pesce dai denti dei leoni marini. Sfortunatamente, le loro popolazioni stanno diminuendo rapidamente a causa della perdita di siti di nidificazione. Sono stati inclusi nella categoria delle “specie in via di estinzione”.
Le Sterne Inca in natura vivono fino a 14 anni e in cattività fino a 20 anni. In genere il suo corpo misura circa 40 cm. I sessi sono simili anche se l’adulto è prevalentemente grigio ardesia con bianco limitato alle piume facciali e ai bordi d’uscita delle ali. Il becco grande e le zampe sono rosso scuro. Gli uccelli più piccoli sono viola-marroni e sviluppano gradualmente le piume facciali.
Questo splendido uccello si riproduce su coste con spiagge sabbiose e scogliere rocciose e può anche frequentare isole guano costiere e isole al largo vicino a coste rocciose. E’ una specie diurna e gregaria, che vive e nidifica in grandi colonie che contano diverse migliaia di uccelli, spesso vicine a colonie di gabbiani.
La loro natura è quella di seguire i pescherecci ma spesso si associano a balene e leoni marini quando si nutrono, rubando il cibo a questi altri mammiferi marini. Le sterne Inca si nutrono tuffandosi da un’altezza, dopo un breve volo sopra la preda, o immergendosi in superficie, per cui nuotano o si siedono sull’acqua e raccolgono la preda dalla superficie. Non sono bravi nuotatori, poiché i loro piedi palmati non sono abbastanza grandi. Per questa ragione tendono a rimanere nel loro habitat naturale anche se gli uccelli non riproduttori a volte si spostano, a seconda delle risorse alimentari.
Si ciba principalmente di pesce e tende a nidificare in buche scavate nel terreno o in nidi abbandonati di altre specie. Le femmine depongono fino ad un massimo di due uova che covano per non più di un mese. Dopo sette settimane circa, i nuovi nati abbandonano il nido. Il suo verso è paragonabile a quello di un gatto che miagola. Gli studiosi stanno cercando di capire qual è la reale funzione dei baffi, anche se l’ipotesi più accreditata, al momento, è che i baffi bianchi possano avere una funzione sociale.