La Tarsu è una tassa, non una tariffa, nonostante ciò, durante gli ultimi 10 anni gli italiani hanno pagato l’imposta sul valore aggiunto. L’imposta può essere rimborsata compilando l’apposito modulo e consegnandolo al comune di residenza.
Le tempistiche burocratiche per il rimborso sono lunghe ma lo stato DEVE rimborsarci di un furto. E’ stata la Federconsumatori a portare tutto alla luce. Ricordiamo che la Federconsumatori propose di Non Pagare la Tassa sui Rifiuti nelle città in cui questi non venivano raccoli.
Sono oltre 6 milioni le famiglie residenti in circa 2000 comuni italiani, che, dal 1999 al 2008, hanno dovuto pagare l’IVA di troppo sulla tassa sui rifiuti, e che oggi devono avere indietro quanto versato in più del dovuto. La stima di tale spesa non è affatto di poco conto: secondo quanto indicato dall’ultimo rapporto APAT, è stimabile che, tra famiglie ed aziende, la partita viaggi intorno ai 200-230 milioni di Euro all’anno. Ad esempio: per una famiglia che paga 250 Euro all’anno di TIA, quindi, la restituzione corrisponderebbe a 25 Euro l’anno, che vanno moltiplicati per il numero di anni in cui si è pagata la TIA.
Se negli ultimi 10 anni avete pagato 400 euro di Tarsu annue, per ogni anno vi saranno corrisposti 40 Euro. Il Modulo da compilare è scaricabile da questo indirizzo. PASSA PAROLA!!! CONDIVI LA NOTIZIA SU FACEBOOK USANDO IL TASTO QUI IN BASSO!
Link | Federconsumatori.it