Il tetto vegetale è la soluzione ideale per chi vuole stare fresco d’estate e caldo d’inverno, garantendo inoltre un grosso risparmio economico ed energetico per il riscaldamento e il raffreddamento dell’edificio stesso: è il tetto infatti la parte maggiormente soggetta alla dispersione termica, ma con lo strato sottostante di coltura speciale e con la vegetazione superficiale, si va a ridurre la temperatura durante i mesi più caldi, temperatura che, con un tetto di cemento, raggiunge anche gli 80 gradi mentre con un buon tetto vegetale si mantiene intorno ai 25°; d’altra parte nei mesi invernali ridurrà la dispersione del calore interno.
Le prestazioni dipendono molto dalla grandezza della struttura, dal clima locale e dalla tipologia di vegetazione scelta, le graminacee ad esempio riducono la capacità di raffreddamento di circa il 25%. Altro vantaggio del tetto verde è la diminuzione dell’inquinamento acustico grazie all’azione schermante e insonorizzante del substrato di terreno e delle piante soprastanti, entrambi funzionali ad ostacolare la propagazione del suono e delle onde sonore prodotte dal traffico, macchinari e cosi via.
Le piante riescono a fare da barriera per i suoni ad alta frequenza, è invece il suolo a garantire una certa insonorizzazione contro le onde a bassa frequenza. Come nel caso precedente anche qui l’efficacia e la capacità di insonorizzare sarà strettamente collegata alle proprietà della copertura: essenzialmente per quanto riguarda il substrato, maggiori sono i cm di terreno maggiore sarà il rumore attutito (con 12 cm di substrato il rumore viene ridotta di 40 decibel ad esempio, con 20 cm di 50).
Altro miglioramento proprio dell’installazione di un tetto verde è l’assorbimento dell’acqua piovana: cosi come avviene nelle aree verdi, infatti, in caso di pioggia la terra immagazzina parte dell’acqua assorbendola, per il substrato del tetto verde accade qualcosa di simile grazie a particolari sistemi di trattenuta sottostanti e pannelli ad alveoli che rallentano in maniera notevole il rilascio dell’acqua.
A livello collettivo, se ci fossero più tetti verdi in città anche le reti fognarie funzionerebbero meglio e più efficientemente in caso di necessità, poiché il flusso della pioggia sarebbe moderato dai tetti stessi. Ma questo non è l’unico vantaggio collettivo: c’è da tener conto anche del miglioramento dell’aria mediante la vegetazione, che è in grado di ossigenare l’aria trasformando l’anidride carbonica mediante fotosintesi.
Quella dei tetti verdi sarebbe dunque la soluzione ideale per i grandi centri urbani dove le aree verdi sono minime e ritagliate a forza negli angoli della città; pensate che basterebbe 1,5 mq di graminacee per soddisfare il fabbisogno di un essere umano per un anno!