Secondo la prefettura anche se l’incendio ha coinvolto le batterie al litio non vi sarebbe rischio di tossicità per la popolazione locale
Non dovrebbero esserci importanti conseguenze dal punto di vista ambientale dopo l’incendio che si è sviluppato nella giornata di domenica all’interno di un magazzino di Aveyron in Francia dove erano state depositate 900 tonnellate di batterie al litio. Secondo quanto comunicato dalla prefettura locale, non vi sarebbero rischi di tossicità per la popolazione.
Dopo aver ottenuto questa certezza, la prefettura della città francese ha deciso di revocare l’ordine di confinamento per le persone residenti nel raggio di 500 metri dal magazzino. Le autorità sanitarie locali hanno tranquillizzato la popolazione escludendo in maniera categorica gravi ripercussioni per l’aria o possibili fenomeni di tossicità, anche se le altissime fiamme e l’odore acre che si era sprigionato dopo che le fiamme avevano avvolto la struttura, aveva fatto pensare al peggio.
Per poter spegnere le fiamme, è stato mobilitato un ampio contingente di vigili del fuoco che già da due giorni stanno lavorando alacremente per riuscire a domare il fuoco. Secondo la stessa prefettura ci vorranno ancora diverse ore prima che l’incendio verrà spento del tutto.
“È molto difficile spegnere questi incendi di batterie” – ha spiegato il prefetto, sostenendo anche che le operazioni di spegnimento sono state rallentate di molto al fine di impedire che altre località in prossimità del luogo dell’incendio potessero venire contaminate dal fumo.
Secondo le testimonianze di residenti, l’odore del fumo che si è sprigionato dopo l’incendio che ha incenerito le batterie di litio era molto intenso e molto fastidioso per l’olfatto, ecco perchè si è temuto che si è temuta una intossicazione collettiva. Il magazzino che è andato in fumo è situato nella cittadina di Viviez e precisamente nel sito industriale di Snam, società di lavorazione dei metalli francese.
“E’ stato un vero spettacolo pirotecnico, non avevo mai visto una cosa del genere. L’esplosioni erano in tutte le direzioni, lo trovo scandaloso”, è stata la testimonianza di un altro testimone, rimasto scosso per quanto accaduto. Oltre settanta vigili del fuoco sono rimasti al lavoro per tutta la notte sul posto, di fronte ad un incendio sotto controllo ma particolarmente difficile da domare.
Il colonnello Mickaël Lecoq, direttore della SDIS dell’Aveyron, parla di “un incendio di massa, incendi di metalli che richiedono grandi quantità d’acqua”. Il compito è reso difficile anche dalla presenza delle batterie al litio che rendono la situazione ancora più pericolosa per chi sta lavorando sul campo per spegnere le fiamme.
Dalle prime analisi effettuate sull’aria sembra essere scongiurato del tutto il rischio di inquinamento chimico, anche se serviranno ulteriori indagini.
Le batterie al litio-ion (Li-ion) sono oggi le più utilizzate in commercio. Vengono impiegate in una vasta gamma di applicazioni, dai dispositivi portatili ai veicoli elettrici, dai dispositivo telefonici ai sistemi di accumulo. Si prestano anche a svariate applicazioni industriali, militari ed aerospaziali.