L’uso di fonti rinnovabili è sicuramente un primo importante passo per cercare di risolvere una parte della problematica, ma ciò non basterebbe.
Ci si deve impegnare a mutare anche quelle che sono le abitudini, i modi di vivere del singolo individuo; un piano sicuramente difficile, ma essenziale per il benessere del nostro Pianeta ormai visibilmente malato.
La città che si è maggiormente impegnata su questo fronte, con ottimi risultati, è Vancouver.
La scalata verso il primato della città canadese parte da qualche anno fa: a Vancouver si sta riuscendo a modificare lo stile di vita di ogni cittadino sull’uso di alimenti sostenibili, sulla raccolta differenziata, sull’uso sempre minore di autoveicoli in concomitanza ad un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico e all’esistenza di piste ciclabili ormai ovunque.
In questo modo, si son ridotte le emissioni di gas serra.
Infatti, la Città canadese può pregiarsi della più bassa emissione procapite di CO2 del continente americano.
Per raggiungere l’obiettivo la città ha orientato negli anni il suo sviluppo verso l’uso delle fonti rinnovabili. Circa il 90% del suo fabbisogno energetico vien fuori dall’energia idroelettrica, mentre importanti investimenti sono stati fatti per sfruttare al meglio le altre rinnovabili come l’eolico, il solare e l’energia prodotta dal moto ondoso.
Ciò nonostante, gli amministratori e i cittadini non sono soddisfatti e mirano a ridurre le loro emissioni di CO2 di un ulteriore 33% con l’obiettivo di diventare entro il 2020 la città più verde del mondo