Zenzero: dose giornaliera. È questa una degli argomenti più diffusi e più discussi quando si parla di zenzero. Che, sebbene sia sempre più presente in tantissimi piatti della nostra cucina – e non più solo di quella orientale – cela ancora numerosi aspetti di incognita per quanto attiene il suo ruolo fitoterapico.
Cerchiamo allora di domandarci quanto zenzero assumere ogni giorno, evitando di andare in condizioni di sovradosaggio e, di contro, impedendo a questa radice di poter sprigionare tutti i suoi effetti più benefici sul nostro organismo!
Come abbiamo già anticipato nelle righe che precedono, lo zenzero è un potenziale integratore fitoterapico. E lo è per tantissimi motivi! Proprio per questa molteplicità di intenti, non è possibile stabilire con precisione una dose giornaliera di zenzero. Molto dipenderà dai tuoi obiettivi, da ciò che ti aspetti dallo zenzero, da quali sono le tue abitudini alimentari, e tanto altro ancora.
Come se quanto sopra non fosse sufficiente, ricorda che in alcuni casi lo zenzero non dovrebbe essere assunto, come in gravidanza.
Insomma, in termini sintetici, lo zenzero deve essere ponderato nel tuo regime alimentare con particolare attenzione, sulla base di quali sono le tue caratteristiche fisiche e le tue esigenze.
Leggi anche: Come conservare lo zenzero fresco
Quanto sopra non ci impedisce, comunque, di ipotizzare alcune linee guida che potrebbero ispirarti nella ricerca della giusta combinazione del quantitativo di zenzero che dovresti assumere.
Per esempio, se vuoi beneficiare delle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, il quantitativo giornaliero consigliato va da 0,5 grammi a 4 grammi di polvere essiccata di radice di zenzero. Meglio, inoltre, preferire la qualità alla quantità e, dunque, puntare sugli estratti secchi, standardizzati nei loro principi attivi.
Se invece vuoi utilizzare lo zenzero come sostanza che possa prevenire la nausea o il vomito associati tipicamente alle condizioni di mal d’auto o mal di mare, puoi limitarti ad assumere una singola dose al momento della necessità, con una sola dose di 1-2 grammi di rizoma (radice) di zenzero essiccato e polverizzato. L’assunzione dovrà essere effettuata circa un’ora prima di iniziare il viaggio.
Come noto, lo zenzero può rivestire anche altri utilizzi, come quello lenitivo nei confronti dei disturbi dispeptici gastrici e intestinali. Non è certamente un caso che molti infusi e molte tisane siano proprio a base di zenzero, al fine di favorire una migliore digestione, sgonfiare l’intestino, velocizzare il processo digestivo, e così via. In tutte queste ipotesi, è possibile assumere una dose di 180 mg, tre volte al giorno, di rizoma essiccato e polverizzato.
Vi è poi la possibilità di utilizzare lo zenzero come digestivo, con una delicata azione che può darci un migliore senso nel post-pasto. In questo caso, è sufficiente prendere 30 grammi di rizoma fresco, finemente tritato, da immergere in un litro di acqua. Lascia a mollo per circa 3 minuti, filtra e bevine una tazza dopo i pasti principali. Si tratta evidentemente di un’azione molto più blanda rispetto a quella del capoverso precedente, che però potrebbe comunque essere utile per poter trovare un miglior benessere.
Sebbene si parli sempre più spesso degli aspetti positivi dello zenzero, e dei vantaggi di questa radice, è anche bene che non dovresti sottovalutare gli effetti collaterali e gli svantaggi.
Tra i principali effetti collaterali, ci sono i dolori e i bruciori di stomaco, i disturbi intestinali, la flatulenza e la diarrea: effetti collaterali che risultano essere prevalentemente legati a un errato dosaggio di questa radice, o all’assunzione in particolari condizioni di predisposizione.
Vi sono poi alcune persone che non dovrebbero assumere zenzero, se non dopo averne parlato in maniera attenta e specifica con il proprio medico di riferimento.
Ci riferiamo in principal modo alle donne in gravidanza o che stanno allattando al seno, a chi soffre di calcoli alle vie biliari, a chi soffre già di gastrite e mal di stomaco, o ancora a chi è a rischio di disturbi emorragici (lo zenzero potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento), o a chi soffre di diabete (lo zenzero influenza i valori dell’insulina e della glicemia).
Infine, è spesso opportuno parlare con il proprio medico della convenienza ad assumere zenzero se si stanno assumendo in concomitanza alcuni farmaci come gli anticoagulanti per via orale o i FANS come l’aspirina.
Al di là di quanto sopra, lo zenzero è liberamente introducibile all’interno della propria dieta e, rispettando i quantitativi sopra riassunti, è probabile che tu riesca a sperimentarne i benefici principali, senza andare incontro ad alcun effetto sgradito e collaterale.
Naturalmente, così come avviene per ogni variazione delle proprie abitudini alimentari, e soprattutto se l’assunzione dello zenzero come “nuovo” ingrediente del tuo menu non è occasionale ma è quotidiana, è bene parlarne con il proprio medico di riferimento, che potrà certamente consigliare anche i quantitativi necessari per non compiere eccessi.