Zenzero: controindicazioni e benefici, posologia, usi e ricette a base di zenzero. Ecco tutte le informazioni utili su questa preziosa pianta dalle mille virtù benefiche.
Lo zenzero, nome botanico Zingiber officinale, è una pianta erbacea originaria dell’estremo oriente, di cui si usa il rizoma, sia fresco, sia essiccato che polverizzato. La cultura orientale ne ha sempre fatto un gran utilizzo per curare disturbi vari e diverse malattie.
La radice fresca di zenzero e nella forma essiccata e in polvere può essere acquistata in erboristeria e persino al mercato. In farmacia è reperibile sotto forma di compresse, unguenti, oli essenziali e tintura madre. Lo zenzero fresco si presenta come una radice nodosa di colore beige e con la polpa bianca. Si trova sia
con la pelle, zenzero grigio, sia scorticato, zenzero bianco. Quando lo si acquista è preferibile la prima forma perché la pelle permette una maggiore conservazione. Può anche essere masticata la radice fresca.
Occorre ricordare che polvere e rizoma fresco hanno un grado di piccantezza leggermente differente. Lo zenzero essiccato o in polvere, ha meno sapore di quello fresco, ma non ci sono grandi differenze dal punto di vista dei principi attivi, pertanto per godere delle sue proprietà benefiche vanno bene entrambi. Le differenze tra zenzero fresco e suoi derivati riguardano invece costi e tempi di conservazione. Lo zenzero fresco è piuttosto caro. Un rizoma da 200 grammi può costare anche più di 10 euro ed è anche difficile da conservare a lungo. Per approfondimento leggi pure “Come conservare lo zenzero”
Lo zenzero in polvere costa molto meno (intorno ai 2 euro all’etto) e si può conservare per molto tempo senza particolari precauzioni se tenuto in un luogo fresco e asciutto. L’olio essenziale, che è un vero toccasana e contiene tutti i principi attivi concentrati. Ha dei costi molto alti , un flacone a 250 ml sfiora gli 80 euro.
Generalmente, le radici che si trovano in commercio sono abbastanza giovani e quindi hanno un livello più alto di gingerolo, perciò non acquistate le radici se sono vecchie. La scorza deve essere liscia e senza muffa, non molliccia e non ammaccata. Questa pianta deve emanare un aroma simile al limone o citronella, se non emana aromi probabilmente la radice è vecchia o è una qualità scadente.
Non esiste ancora un consenso sul dosaggio. Generalmente si consiglia una quantità di radice fresca che può variare tra i 10 e i 30 grammi al giorno. Per quanto riguarda la polvere essiccata, il quantitativo consigliato è decisamente più basso, circa 3/4 grammi al giorno. Dosaggi superiori sia di radici fresche che di polvere sono generalmente sconsigliati perché potrebbero diventare controproducenti creando in alcuni casi bruciore di stomaco, fastidi intestinali o sfoghi cutanei.
Sia fresco che essiccato lo zenzero può essere assunto sotto forma di tisana, infuso o come decotto. La radice fresca può anche essere grattugiata e inserita nei vostri piatti preferiti nel corso della giornata. Per approfondimento leggi pure l’articolo “Come assumere lo zenzero”
A questa spezia si attribuiscono diverse proprietà benefiche e terapeutiche, non tutte accertate scientificamente. E’dotato di un rizoma carnoso e ramificato dove si concentrano i principi attivi.
E’ composto da più di 300 elementi chimici fra oli essenziali, pectine, fenoli, mucillagini, antiossidanti e ognuno di questi ha un effetto benefico sul corpo. Ovviamente non vi è ancora riscontro scientifico su questo rizoma così complesso e dalle mille virtù benefiche, ma la medicina è concorde
nell’affermare che lo zenzero, come elemento fitoterapico, è davvero molto efficace.
In Occidente le proprietà benefiche sembrano essere abbastanza riconosciute e negli ultimi anni il suo utilizzo è notevolmente aumentato anche in Italia. Per la medicina Ayurvedica, lo zenzero presenta proprietà terapeutiche vastissime e viene impiegato in moltissimi preparati che
prevengono o curano una grossa varietà di malattie. È proprio da questa scienza antichissima che ci vengono la maggior parte delle conoscenze su questa radice dalle mille qualità. A detta degli esperti avrebbe proprietà antiossidanti, antidolorifiche, antinfiammatorie, antiemetiche.
Riassumiamo le proprietà benefiche dello zenzero:
Questi impacchi sono particolarmente indicati in caso di dolori reumatici. Vanno applicati e frizionati sulle zone interessate dal dolore per circa 20 minuti; vanno sostituiti con nuovi impacchi caldi. Per la preparazione ci occorre una radice fresca di zenzero, tovagliette di cotone 30×30 e una pentola per la cottura a vapore. Vediamo come procedere:
Sembra proprio che questa radice aiuti anche a dimagrire. Cento grammi di rizoma fresco contengono all’incirca 80 calorie. Tra le altre proprietà dello zenzero ci sarebbe una presunta capacità di adiuvante nelle diete dimagranti. Insomma, lo zenzero esercita una blanda funzione brucia grassi! A detta degli esperti, una tisana a base di zenzero e limone, assunta con costanza ogni mattina, può attivare e velocizzare il metabolismo e migliorare la circolazione sanguigna e il sistema linfatico. Ha una potente azione drenante: è indicata per combattere la ritenzione idrica e la cellulite.
Da bere a digiuno, la mattina e la sera
Combinando lo zenzero con il limone posiamo ottenere una bevanda disintossicante e brucia grassi. Lo zenzero aumenta il metabolismo costringendo il nostro corpo a bruciare più calorie e il limone aiuta a disintossicare l’organismo.
Bere ogni mattina a stomaco vuoto
Come tutte le piante officinali, deve essere usato con oculatezza, senza mai esagerare nelle dosi perché potrebbe sortire effetti contrari a quelli desiderati
Più che di effetti collaterali veri e propri, ci sono determinate categorie di persone afflitte da malattie o più in generale da disturbi che non dovrebbero assumere questo prodotto con eccessiva leggerezza. Ma anche nelle persone normali un’abuso dello zenzero comporta quegli stessi problemi che lo zenzero, in modiche quantità, riesce così efficacemente a contrastare. Nausea, vomito, diarrea, intossicazione alimentare: questi son gli effetti indesiderati più gravi di un’ingestione eccessiva. La prima cosa da fare quando si decide di gustare un po’ di questa radice è dunque quella di limitarsi.
I soggetti allergici alla pianta si accorgeranno dell’intolleranza per l’arrossamento della pelle, prurito ed eruzioni cutanee, non è nulla di grave: lo zenzero non è tossico, ma può produrre queste fastidi e manifestazioni allergiche.
Diverse proprietà attribuite a questa spezia (come anticoagulante e ipoglicemico) lasciano supporre che il suo consumo potrebbe interferire con alcune medicine, piante o supplementi, aumentando i loro effetti.
Sull’argomento, molti autori raccomandano le persone che assumono medicine per il sangue (esempio eparina, coumadin o aspirina) o prima di un’intervento chirurgico, di evitare il consumo elevato di zenzero, al fine di evitare rischi emorragici.
Inoltre, grandi quantità di consumo potrebbero interferire con i farmaci per il cuore (effetto cardiotonico) e per il diabete (azione ipoclicemica). Tuttavia, questi rischi d’interazione sono teorici e non sono stati pienamente osservati nei pazienti.
Come già accennato, un eccesso di abuso può comportare bruciore di stomaco, aumento dei gonfiori all’intestino e relativi gas, stitichezza e potrebbe esasperare ulcere e gastriti anziché alleviarle. La presenza massiccia del gingerolo, in fatti, aumenta l’acidità di stomaco.
Questa radice è sconsigliata a chi soffre di calcoli biliari. Anche chi soffre di colon irritabile dovrebbe evitarne l’assunzione costante. Dato che favorisce i movimenti intestinali, questa pianta è molto efficace in caso di stipsi o di stitichezza, ma provoca effetti indesiderati se il colon è irritato. In questo caso può portare diarrea, gonfiore addominale e aerofagia.
Sconsigliata l’assunzione anche a chi soffre di gastrite. Soprattutto se assunto in elevate quantità, lo zenzero può favorire la comparsa di ulcere, una patologia del tratto digestivo molto fastidiosa. Prima di iniziare ogni tipo di trattamento, è buona norma chiedere al medico quali sono i cibi e le sostanze da evitare.
Anche durante la gravidanza e l’allattamento l’uso andrebbe limitato allo stretto necessario. benché abbia proprietà antivomiche e antiemetiche marcate, potrebbe essere pericoloso per il bambino perché il gingerolo ha anche proprietà abortive che stimolano le contrazioni uterine e la dilatazione. Il dibattito medico in proposito è ancora in corso, nel dubbio meglio limitarsi a bassi dosaggi, evitando gli eccessi.
Alcuni principi attivi di questa spezia agiscono sulla circolazione sanguigna, sul cuore e la pressione. Coloro che soffrono di patologie cardiovascolari e di ipo o ipertensione dovrebbero consultare il proprio medico prima di integrare lo zenzero nella propria dieta alimentare.
Per approfondimento leggi pure l’articolo “Zenzero controindicazioni”
Attenzione anche al modo di consumare questa pianta
Va sbucciato e va gustato solo la parte interna della radice. Mangiare la buccia, soprattutto se non accuratamente lavata, può comportare infezioni o irritazioni digestive.
Anche se questa radice presenta controindicazioni ed effetti collaterali, è bene non sottovalutarne le proprietà terapeutiche. Ricordiamo che questa pianta migliora la digestione, calma il mal di testa e la nausea e sgonfia la pancia. Possiamo realizzare in casa un Liquore allo zenzero fatto in casa“, una tisana per pancia gonfia oppure fare lo zenzero candito. Coloro che non presentano particolari patologie elencate sopra, possono consumare lo zenzero senza superare la dose consigliata